La vediamo tutti i giorni in tv e non conosciamo la sua voce. Da settimane ormai entra nelle nostre case alle 18, discreta, rassicurante e silenziosa. Sempre vestita di scuro, i...
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Covid-19 Italia, bollettino: 139422 casi totali (+3.836), 17669 morti (+542), 26491 guariti (+2.099)
Coronavirus, il bollettino: aumentano i guariti (+1.555 su ieri). Nuovi contagi mai così bassi dal 13 marzo
«I miei genitori sono sordi, la lingua dei segni è stato il mio idioma materno, la mia prima forma di comunicazione. Mia mamma poi ha insistito perché mi specializzassi, ho studiato da interprete e da oltre dieci anni lavoro anche come mediatore nelle scuole», ha raccontato in un'intervista a La Stampa. Durante le conferenze del pomeriggio, spiega, «il carico emotivo è enorme, ma cerco di far passare un messaggio di normalità. Il tono neutrale è anche lo stile degli interpreti. E i sordi hanno bisogno di sapere senza panico».
Susanna Di Pietra da 12 anni lavora come Assistente alla Comunicazione e oltre a essere interprete Lis, studia Scienze della Formazione Primaria. Il 16 ottobre del 2014 ha fondato la Coda (Children of Deaf Adults), di cui è anche vicepresidente: un’associazione che si occupa delle famiglie composte da genitori non udenti e figli udenti con incontri, campi estivi e riunioni. Sposata, senza figli, confessa che le piacere essere percepita come «presenza rassicurante». Sempre vestita di scuro e una ragione c'è, «i gesti risultano più evidenti e di facile comprensione».
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Il Messaggero