Coronavirus, le scuole di Civitavecchia sperimentano le lezioni a distanza

Coronavirus, le scuole di Civitavecchia sperimentano le lezioni a distanza
Il decreto del governo ha sospeso tutte le attività didattiche all'interno degli istituti scolastici, almeno fino al 15 marzo. Le scuole di Civitavecchia si sono messe...

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Il decreto del governo ha sospeso tutte le attività didattiche all'interno degli istituti scolastici, almeno fino al 15 marzo. Le scuole di Civitavecchia si sono messe all'opera per trovare soluzioni e non far perdere lezioni agli studenti e da lunedì entrerà a regime il nuovo sistema di e-learning, ossia la didattica a distanza. In città gli istituti superiori sono già pronti, mentre per i comprensivi le difficoltà non mancano.

«Proprio questa mattina (ieri per chi legge, ndc) - ha spiegato la dirigente del comprensivo Civitavecchia 3, Lucia Matarazzo - abbiamo avuto una riunione con i docenti per capire come organizzarci. La nostra scuola non dispone di strumenti che ci permettono lezioni on line ma abbiamo attivato le piattaforme a nostre disposizione attraverso le quali gli insegnanti potranno caricare schede e materiali». Stesso problema all'istituto di via Barbaranelli dove la dirigente, Francesca De Luca, ha consigliato agli insegnanti di caricare schede e materiali attraverso la piattaforma messa a disposizione nel registro elettronico. Chi non si è fatto trovare impreparato, invece, è stato l'istituto Marconi dove il team di esperti informatici era stato già attivato dieci giorni fa e nella giornata di mercoledì, quando ancora non si sapeva della sospensione delle lezioni, agli alunni erano state consegnate le credenziali per accedere alle diverse piattaforme. «Sono state attivate chat e piattaforme - ha detto il preside Nicola Guzzone - e già da sabato siamo in grado di assicurare l'avvio di tutti i sistemi. Si potranno scambiare materiali e i docenti faranno tutorial e lezioni on line». La vive come una sfida la dirigente dell'istituto Stendhal, Stefania Tinti: «È il momento di mettere in campo quanto finora sperimentato. I nostri ragazzi, così come i docenti, sono abituati a queste modalità. La scuola e tutte le attrezzature sono a disposizione dei docenti che ne vorranno usufruire per programmare lezioni via Skype o anche solo caricare i materiali sulla piattaforma scolastica. Stiamo valutando anche di attivare l'homeworking per la segreteria». Anche per i licei classico e scientifico è pronto il piano. «Per il momento - ha spiegato la dirigente Maria Zeno - con i docenti abbiamo concordato di potenziare le attività telematiche attraverso l'uso della piattaforma del registro elettronico e di quelle messe a disposizione dal Miur e dai partner della scuola. Poi ogni docente è libero di gestire la cosa come meglio ritiene avvalendosi di tutti gli strumenti in suo possesso». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero