L'emergenza Coronavirus mette in serissimo rischio anche la tradizionale Processione del Venerdì Santo. «L'ultima decisione non è stata ancora presa -...
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Quindi Angelus e via Crucis a Roma a porte chiuse, una limitazione che ha pochissimi precedenti nella storia del nostro Paese. C così come si contano sulla punta delle dita le volte che la processione del Venerdì Santo non è uscita. «Solo durante la guerra ricorda Luigi De Paolis una delle figure storiche dell'Arciconfraternita del Gonfalone venne sospeso il corteo Cristo Morto. In particolare non si tenne la manifestazione dopo il bombardamento del 1943, quando gran parte dei civitavecchiesi lasciarono la città per rifugiarsi come sfollati nei paesi limitrofi. Dopo i bombardamenti le statue furono portate in salvo ad Allumiere e per un paio di anni la processione non si fece. Poi neanche la pioggia o il vento hanno mai fermato quello che è considerato l'appuntamento più atteso e sentito dai civitavecchiesi. Ritengo che, con le disposizioni vigenti, sia impossibile pensare di attuare una iniziativa che coinvolge tante persone a stretto contatto. Il Papa, infatti, parla di una Pasqua molto riservata. Ci vuole tempo e tanti contatti fisici per organizzare e attuare la Processione».
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Il Messaggero