Civitavecchia, sarà un Venerdì Santo senza la Processione

A Civitavecchia slata la storica Processione del Venerdì Santo: era accaduto solo in Guerra (Foto Luciano Giobbi)
di Cristina Gazzellini
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Lunedì 16 Marzo 2020, 11:33
L'emergenza Coronavirus mette in serissimo rischio anche la tradizionale Processione del Venerdì Santo. «L'ultima decisione non è stata ancora presa - afferma il priore dell'Arciconfraternita del Gonfalone David Trotti la situazione è in continua evoluzione e si valuterà nei prossimi giorni». Ma l'eventualità che il corteo tradizionalmente composto da oltre 800 persone tra figuranti e penitenti incappucciati, possa uscire per le vie di Civitavecchia, sembra alquanto remota. Che la processione del Cristo Morto sarà annullata, sembra chiaro anche dalle recenti dichiarazioni fatte dalla Prefettura della Casa Pontificia, ovvero l'ufficio che sovrintende direttamente alle attività pubbliche e private del Papa. «La Prefettura della Casa Pontificia si legge nella nota si premura di comunicare che, a motivo dell'attuale emergenza sanitaria internazionale, tutte le celebrazioni liturgiche della Settimana Santa si svolgeranno senza la presenza fisica di fedeli. Inoltre, si informa che fino al 12 aprile, giorno in cui quest'anno cade la Pasqua per la Chiesa cattolica, le Udienze generali del Santo Padre e le recite dell'Angelus saranno fruibili solamente in diretta streaming sul sito ufficiale di Vatican News».
Quindi Angelus e via Crucis a Roma a porte chiuse, una limitazione che ha pochissimi precedenti nella storia del nostro Paese. C così come si contano sulla punta delle dita le volte che la processione del Venerdì Santo non è uscita. «Solo durante la guerra ricorda Luigi De Paolis una delle figure storiche dell'Arciconfraternita del Gonfalone venne sospeso il corteo Cristo Morto. In particolare non si tenne la manifestazione dopo il bombardamento del 1943, quando gran parte dei civitavecchiesi lasciarono la città per rifugiarsi come sfollati nei paesi limitrofi. Dopo i bombardamenti le statue furono portate in salvo ad Allumiere e per un paio di anni la processione non si fece. Poi neanche la pioggia o il vento hanno mai fermato quello che è considerato l'appuntamento più atteso e sentito dai civitavecchiesi. Ritengo che, con le disposizioni vigenti, sia impossibile pensare di attuare una iniziativa che coinvolge tante persone a stretto contatto. Il Papa, infatti, parla di una Pasqua molto riservata. Ci vuole tempo e tanti contatti fisici per organizzare e attuare la Processione».
 
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