Undici tartarughe marine abboccano all'amo del pescatore di tonni, salvaggio record all'ultimo momento

L'episodio nelle acque del mare calabrese di fronte a Brancaleone

Quello che è avvenuto nelle acque del mare calabrese di fronte a Brancaleone ha dell'incredibile. Sì perché persino al pescatore più esperto...

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Quello che è avvenuto nelle acque del mare calabrese di fronte a Brancaleone ha dell'incredibile. Sì perché persino al pescatore più esperto non capita tutti i giorni di trovarsi di fronte ad un salvataggio di massa. Eppure è proprio ciò che è accaduto ad Antonio. Ma cominciamo dall'inizio. Antonio è un pescatore. In mare per una battuta di pesca al tonno alalunga, sta controllando le attrezzature di pesca. Agli ami, però, oltre ai pesci, ha abboccato anche qualcos'altro. Così, allarmato, inizia il recupero. Gli intrusi sono ben undici giovani esemplari di  tartarughe marine. Della specie Caretta caretta, non hanno resistito all'esca e ora, ormai impigliato, rischiano di morire. A quel punto  Antonio si da subito da fare. Tanto che mentre chiama i soccorsi, riesce a liberarne subito cinque. "L'amo era conficcato esternamente e una volta sfilato via, abbiamo potuto rimetterle immediatamente in acqua", spiegherà successivamente.

 

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Le altre purtroppo, lo hanno ingoiato. A ricevere la richiesta di intervento è il Centro di Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone, l'associazione che, gestita da Blue Conservancy, da anni si occupa della salvaguardia delle tartarughe in difficoltà. "Abbiamo effettuato un recupero straordinario", ha spiegato a Il Messaggero Filippo Armonio del Centro di Recupero calabrese che, assieme allo staff si sta occupando delle sei tartarughe portate a terra dal pescatore. Come si temeva, infatti, tutte hanno ingoiato l'amo. "È finito nell'esofago. Non fossero state recuperate, sarebbero certamente morte". Per la rimozione, spiegano dal Centro, è necessario un intervento chirurgico che verrà effettuato al più presto. Così, mentre le tartarughe ricoverate aspettano di poter tornare finalmente libere, l'associazione ha voluto ringraziare pubblicamente il pescatore. "Sì perché il comportamento di Antonio che si è adoperato per salvarle, purtroppo non è affatto qualcosa di scontato".

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Il Messaggero