Roma, la triste fine di un cane malato: abbandonato sulla Portuense

Roma, la triste fine di un cane malato: abbandonato sulla Portuense
Elisa l’ha trovata sulla via Portuense, nella zona di Ponte Galeria. Vagava sola e in mezzo alla strada, rischiando di essere investita dalle auto. Non aveva un microchip e,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Elisa l’ha trovata sulla via Portuense, nella zona di Ponte Galeria. Vagava sola e in mezzo alla strada, rischiando di essere investita dalle auto. Non aveva un microchip e, quindi, era di fatto impossibile risalire ai suoi padroni. Ma la sorpresa più brutta è arrivata quando Elisa l’ha portata in clinica, viste le sue precarie condizioni di salute. Già, perché oltre ad essere anziana (12 anni circa), sembrava avere anche un brutto tumore. La dottoressa che l’ha visitata, e che l’ha ribattezzata “Funghetta” e, secondo quanto ha poi raccontato Elisa sul suo profilo Facebook, ora dovrà sottoporsi ad una terapia che la possa aiutare a soffrire di meno.


«Per ora si trova a casa mia – ha scritto la ragazza nella pagina Animali abbandonati – quasi sicuramente dovremo fare una terapia del dolore, e aspettare che passi i suoi ultimi giorni in modo sereno. Tra qualche tempo, faremo il punto della situazione, dopo aver sfiammato la zona». Il dubbio, atroce, è che i suoi padroni si siano voluti sbarazzare di lei, per “evitare” di dover gestire le cure: «Se davvero c’è qualcuno che l’ha abbandonata – ha attaccato chi l’ha salvata dalla strada – sappia che non è un essere umano. Perché io sto soffrendo per lei, anche se non è il mio cane». 
marco.pasqua@ilmessaggero.it

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero