Faroe, aperta la stagione di caccia ai delfini. «È già strage»: la denuncia di Sea Shepherd

Prima strage di delfini alle isole Faroe (immag diffuse da Sea Shepherd)
«Non hanno fatto in tempo a riaprire la stagione di caccia che è già strage di delfini». Questo il commento di uno dei volontari di Sea Shepherd a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Non hanno fatto in tempo a riaprire la stagione di caccia che è già strage di delfini». Questo il commento di uno dei volontari di Sea Shepherd a seguito della prima mattanza di cetacei che si è svolta alle isole Faroe. Una strage che, andata in scena a Torshavn, la capitale delle Faroe situata a sud dell'isola di Stremoy, ha significato la morte di ben 63 globicefali. Tutti trucidati dalla popolazione.

Messico, delfini in cattività attaccano una turista americana e le spezzano la schiena: «Ho rischiato di morire»

Strage di delfini alle Faraoe, cosa succede

La caccia ai delfini, chiamata "grindadrap", è infatti una caccia tradizionale cui gli abitanti delle isole facenti parte del Regno di Danimarca ma divenute Stato autonomo dal 1948, proprio non vogliono rinunciare. Nonostante gli appelli di associazioni e movimenti ambientalisti come quello di Sea Shepherd che dal 1983 denuncia la caccia ai delfini alle Faroe, le stagioni si susseguono di volta in volta, di anno in anno.

Calamaro gigante spiaggiato in Sudafrica: le incredibili immagini

La "gindadrap"

Come si svolge la grindadrap? Come fosse un rituale, la gente dei villaggi costieri si raduna sulla  spiaggia. Armati di punteruolo e coltellacci, i feringi attendono il rientro delle barche che, uscite in mare per intercettare i cetacei, fanno rientro. Stanno spingendo i delfini in acque basse dove, terrorizzati e impossibilitati a fuggire, finiranno tra le mani di uomini e ragazzi, talvolta anche molto giovani. Il resto è tutto nelle macabre immagini diffuse dal movimento capitanato da Paul Watson. Con la schiuma che diverrà sangue e poi, dopo, ancora schiuma. Nel settembre scorso, ben 1428 delfini furono trucidati in una sola "grind". La notizia della più grande mattanza di sempre, fece scalpore lasciando inorriditi persino i danesi. I poveri animali uccisi erano delfini appartenenti alla specie Lagenorhynchus obliquidens, cetaceo meglio noto come lagenorinco dai denti obliqui.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero