Si chiamava Honey ed era davvero dolce come il miele. E' morta una splendida femmina di delfino. Siamo in Giappone, all'Inubozaki Marine Park per l'esattezza, uno dei...
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Il delfinario di Rimini si trasforma. Diventerà un ospedale per le tartarughe.
Il porto è deserto per il Coronavirus e arrivano i delfini
Al suo interno, sopravvivono una quarantina di pinguini, pesci e rettili. Poco più in là, una piscina e un delfino che, ormai solo, dopo aver visto morire tutti i suoi compagni, nuota stancamente, come illustrato dalle immagini diffuse su You Tube da kazuo0831, nelle acque putride della vasca.
Le condizioni di Honey e degli altri animali preoccupavano gli animalisti che continuavano a chiedere, inascoltati, aiuto ai proprietari e alle istituzioni che rassicurano sulle condizioni del delfino. "Sta bene", è stato ribadito per mesi.
Strage di delfini nelle acque di Taiji in Giappone: uccisi decine di esemplari e un cucciolo rapito
Honey il delfino era stata catturata nella tristemente nota baia di Taiji nel 2005. Da quel drammatico giorno che aveva visto la distruzione della sua famiglia, alla piccola Honey avevano insegnato a nuotare a comando, a saltare, piroettare e far di conto per intrattenere il pubblico pagante. Fino a quando, ormai sola e stanca, non si è arresa e in silenzio, finalmente è tornata libera. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero