Branco di lupi «davanti alla mia casa: erano una decina, mai vista e sentita una scena così impressionante»

Il caso vicino Mestre, il racconto di Mario Zotta (che ha scritto al sindaco di Funes)

Branco di lupi «davanti alla mia casa: erano una decina, mai vista e sentita una scena così impressionante»
Ore 21, lunedì sera. Mario Zotta, 67 anni, lucano di origine, assiste a una scena che lui, sociologo di professione, ora in pensione, ancora non aveva mai visto....

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Ore 21, lunedì sera. Mario Zotta, 67 anni, lucano di origine, assiste a una scena che lui, sociologo di professione, ora in pensione, ancora non aveva mai visto. «Vivo tra Mestre e Funes e non è la prima volta che vedo dei lupi davanti a casa. Anzi ne avevo fotografati un paio, nel 2021, in una foto diventata presto virale e che il Gazzettino aveva pubblicato». Stavolta però è un branco, «erano 4 o 5 davanti alla mia casa e altrettanti li ho visti sulla cresta».

Branco di lupi davanti casa, la storia

 

L’attenzione dell’ex dipendente della Ulss veneziana (si occupava di disabilità anche nelle sue competenze di psicologo e psicoterapeuta) era stata attirata non dalla visione dei predatori, non si era accorto della loro presenza. «Li ho sentiti ululare. Non mi era mai accaduto. Allora ho aperto la finestra. E li ho visti, li ho sentiti ancora. Mai sentito un ululato prima. Probabile fosse un rituale, un richiamo alla caccia, anche perché al mattino nello stesso punto era passato un capriolo, quindi probabilmente ne seguivano le tracce. Però un conto è leggere di questi comportamenti, altro è viverli. Entra in gioco l’emotività. So che non aggrediscono gli esseri umani, però ho pensato fosse meglio avvertire la comunità. Un allarme di vicinato». Il dottor Zotta decide quindi di scrivere al sindaco, Funes è una frazione di Chies, quindi parte il messaggio verso il numero di Gianluca Dal Borgo. “Buonasera, sono Zotta volevo segnalarti che circa 20 minuti fa un branco di lupi era davanti a casa mia a Funes, vicino ai cassonetti della spazzatura, erano sicuramente più di una decina e ululavano. Purtroppo non sono riuscito a fotografarli. Penso sia il caso di avvisare la popolazione di questa situazione. Io farò un tam tam qui a Funes”.

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Ed è così che la notizia arriva fino a Belluno, fino alla nostra redazione e oggettivamente, pur abituati a tante segnalazioni di predazioni, ad ascoltare tante voci che esprimono preoccupazione (nuovi episodi a Valzella di Puos e a Cornei, sempre in Alpago quindi: prese di mire le pecore, alcune attaccate in un doppio recinto alto un metro e mezzo, nonostante la presenza di cani maremmani), la telefonata con Mario Zotta dà una nuova dimensione al problema della convivenza nello stesso ambiente di uomini e lupi. «Io non sono un etologo - spiega il dottor Zotta, persona molto colta e razionale, che non tiene animali nella sua casa di Funes - so che agiscono per difendersi quindi se un uomo si ritrovasse a loro vicino, quando hanno al loro seguito i cuccioli, non so come i lupi reagirebbero». Nel dubbio, ha preferito avvertire i compaesani e il sindaco. «Da 40 anni frequento questi luoghi, la mia è la prima casa della frazione, quindi vedere animali per me è normale. I lupi seguono le tracce degli ungulati, ma vedere davanti a casa un branco di queste proporzioni, così tanti lupi tutti insieme, fa impressione».

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Il Messaggero