Lupo, fidanzatini azzannati: convocata la task force per la caccia in spiaggia

Lupo, fidanzatini azzannati: convocata la task force per la caccia in spiaggia
Sono rimasti delusi i tanti, vastesi e turisti, che avevano sperato nell'allontanamento spontaneo dell'animale che nei mesi di maggio e giugno scorso aveva terrorizzato...

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Sono rimasti delusi i tanti, vastesi e turisti, che avevano sperato nell'allontanamento spontaneo dell'animale che nei mesi di maggio e giugno scorso aveva terrorizzato Vasto. Dopo quasi 40 giorni di calma, l'aggressione sulla spiaggia avvenuta nella notte del 27 luglio ai danni di due giovani turisti di Lucera, in provincia di Foggia, ha lanciato di nuovo l'allarme. E allora, cane, lupo o ibrido che sia, adesso è diventato davvero urgente e importante catturare l'animale.

È per questo che domani pomeriggio, in videoconferenza, tornerà a riunirsi la task force designata a questo scopo: rappresentanti del Parco nazionale della Majella, dell'Ispra, ma anche Comune di Vasto, polizia provinciale e carabinieri forestali si confronteranno per trovare il modo più efficace per acciuffare e identificare definitivamente il canide. E questa volta, in confronto alla maggior parte degli attacchi precedenti, potrebbe cambiare anche lo scenario delle ricerche perché l'ultima aggressione è avvenuta sempre sul litorale, ma qualche chilometro più a sud. Sorge il dubbio che possa non trattarsi dello stesso animale che aveva colpito più volte nella zona del monumento alla Bagnante: potrebbe non essere lo stesso esemplare, oppure semplicemente potrebbe aver spostato per qualche motivo la sua zona d'azione.

Ma poco cambia: sette aggressioni in soli 3 mesi non sono più tollerabili. Lo sanno bene i vastesi che per più volte hanno visto la propria città finire alla ribalta delle cronache nazionali proprio a causa di quello che la maggior parte delle persone aggredite definisce senza ombra di dubbio "un lupo". Discordano invece da questa definizione i veterinari, per i quali i lupi attaccano solo in branco, che propendono invece per l'ipotesi che si tratti di un cane selvaggio. Cambia poco, comunque, ai fini della tranquillità dei vastesi e dei turisti: l'animale va bloccato e, a quanto pare, finora a poco, o meglio a nulla, sono servite le trappole, i droni e i visori termici notturni, strumenti che sono entrati in azione durante il periodo clou degli avvistamenti. Sette aggressioni, tante, troppe. E se particolare risalto è stato dato alla vicenda che ha coinvolto due bimbi contro i quali si è avventato il canide, non meno grave è stata la disavventura del 15enne morso a una gamba mentre era disteso su un lettino da mare con la sua ragazza, o quella delle due donne, aggredite mentre passeggiavano in spiaggia. Insomma, un animale aggressivo a Vasto c'era e c'è ancora, ma adesso va assolutamente fermato.
 

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Il Messaggero