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Un grave incidente sul lavoro si è verificato poco dopo le 15 a Teramo: morto un operaio di 24 anni, Ibrahima, precipitato da dieci metri in un cantiere aperto per la ristrutturazione della chiesa di Sant'Agostino, nel centro storico del capoluogo. Sul posto si è precipitata un'ambulanza del 118 ma per il giovane non c'è stato nulla da fare, è morto sul colpo. Dai primi rilievi è apparso chiaro che a cedere è stata l'impalcatura di ferro: il 24enne è caduto nel vuoto ed è morto, l'altro - un italiano di 42 anni - è anche lui precipitato ma il volo è stato attutito da un ballatoio e si è salvato, rimanendo comunque ferito. L'incidente sul lavoro si è verificato in via del Vezzola. Sul posto i vigili del fuoco, la polizia locale, il magistrato di turno Enrica Medori, e il medico legale Giuseppe Sciarra. Ibrahima, senegalese che viveva in Sicilia, avrebbe compiuto 25 anni il 15 giugno. La sua vita piena di sogni si è fermata a Teramo, a causa di un incidente sul lavoro sul quale dovrà fare piena luce la magistratura.
Il vescovo di Teramo-Atri, monsignor Lorenzo Leuzzi è scosso e addolorato per la morte del giovanissimo operaio ed è vicino con la preghiera alla sua famiglia. Il presule si è recato sul luogo della disgrazia. «L’incidente odierno ci ricorda tragicamente che non possiamo mai abbassare la guardia sulla sicurezza e la tutela di ogni lavoratore», ha detto sollecitando tutti gli operatori del mondo delle imprese «a favorire un’attività lavorativa scevra da pericoli».
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Il Messaggero