Pescara, ragazzo salva la madre dallo stupro

Pescara, ragazzo salva la madre dallo stupro
Con la scusa di una sigaretta, ha avvicinato una donna che stava rientrando a casa. Quindi l'ha bloccata, palpeggiata e poi ha cercato di violentarla. Per fortuna, la vittima...

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Con la scusa di una sigaretta, ha avvicinato una donna che stava rientrando a casa. Quindi l'ha bloccata, palpeggiata e poi ha cercato di violentarla. Per fortuna, la vittima è riuscita a suonare il campanello del citofono e ad allertare il figlio, che è subito sceso, mettendo in fuga l'uomo. Un 35enne bulgaro, M.E., senza fissa dimora, per il quale ieri è scattato l'arresto a seguito di indagini lampo, effettuate dai carabinieri della compagnia di Pescara, diretti dal capitano Antonio Di Mauro. L'episodio risale alla notte del 27 gennaio. Dopo una serata trascorsa con gli amici, la donna stava tornando a casa. Proprio a pochi passi dal portone del suo condominio, è stata avvicinata dal bulgaro, il quale le ha chiesto se poteva offrirle una sigaretta. Neppure il tempo di rispondergli che ha cominciato a palpeggiarla. Poi con la forza, ha cercato di avere con lei un rapporto sessuale. La vittima è riuscita a divincolarsi e a premere il pulsante del citofono. Sentendo che urlava e chiedeva aiuto, il figlio è immediatamente sceso in strada, trovandosi di fronte l'uomo che tentava di aggredire la madre.


Gli si è avventato contro, mettendolo in fuga. Sono stati quindi avvertiti i carabinieri della stazione di Pescara Scalo, i quali nel giro di 36 ore, grazie alle indicazioni fornite dalla vittima e dal figlio, sono riusciti ad identificare e rintracciare l'aggressore. Vagava per la città. Trattandosi di una persona senza fissa dimora, è stato subito sottoposto a fermo d'iniziativa e quindi rinchiuso in carcere. Il pm Andrea Papalia quindi ha chiesto al gip, oltre alla convalida del fermo, l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare per violenza sessuale, che è stata notificata al bulgaro ieri mattina al San Donato. Per la donna, ancora sotto shock, un incubo. Minuti interminabili di terrore. Un episodio simile era accaduto ad una 31enne pescarese qualche mese fa. Pesantemente molestata per strada da un giovane senegalese. Prima le ha bloccato le mani e l'ha baciata sul collo poi, afferrandole una mano, l'ha costretta a toccare le proprie parti intime. A salvare la donna, l'intervento di un passante. Anche in questo caso, l'aggressore è stato arrestato dai carabinieri, a cui la vittima si è rivolta, raccontando quanto le era accaduto. E dunque aveva riferito di essere stata avvicinata mentre si trovava su un autobus dal senegalese con il quale aveva scambiato qualche parola. Arrivati in zona San Donato, entrambi erano scesi prendendo direzioni diverse. Dopo un paio d'ore si erano di nuovo incontrati ed era scattata l'aggressione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero