Gli si è avventato contro, mettendolo in fuga. Sono stati quindi avvertiti i carabinieri della stazione di Pescara Scalo, i quali nel giro di 36 ore, grazie alle indicazioni fornite dalla vittima e dal figlio, sono riusciti ad identificare e rintracciare l'aggressore. Vagava per la città. Trattandosi di una persona senza fissa dimora, è stato subito sottoposto a fermo d'iniziativa e quindi rinchiuso in carcere. Il pm Andrea Papalia quindi ha chiesto al gip, oltre alla convalida del fermo, l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare per violenza sessuale, che è stata notificata al bulgaro ieri mattina al San Donato. Per la donna, ancora sotto shock, un incubo. Minuti interminabili di terrore. Un episodio simile era accaduto ad una 31enne pescarese qualche mese fa. Pesantemente molestata per strada da un giovane senegalese. Prima le ha bloccato le mani e l'ha baciata sul collo poi, afferrandole una mano, l'ha costretta a toccare le proprie parti intime. A salvare la donna, l'intervento di un passante. Anche in questo caso, l'aggressore è stato arrestato dai carabinieri, a cui la vittima si è rivolta, raccontando quanto le era accaduto. E dunque aveva riferito di essere stata avvicinata mentre si trovava su un autobus dal senegalese con il quale aveva scambiato qualche parola. Arrivati in zona San Donato, entrambi erano scesi prendendo direzioni diverse. Dopo un paio d'ore si erano di nuovo incontrati ed era scattata l'aggressione.
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