Tre arresti in un'indagine contro lo spaccio di cocaina a Pescara. Il blitz nel quartiere di Rancitelli. In manette sono finiti: S.S., 31enne; F.S., 60enne ed A.S., 48enne....
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I modi utilizzati dai tre per riscuotere quanto dovuto erano davvero crudi: oltre alle gravi minacce via telefono e via messaggio del tipo “ti spezzo le gambe” e simili e le continue visite sotto casa dei genitori del ragazzo, in una circostanza lo avrebbero addirittura legato ad una sedia minacciandolo di morte puntandogli una pistola alla testa. In totale l’assuntore avrebbe pagato, nel corso degli anni, una cifra che, tra contanti e gioielli, ha superato i 60.000 euro, senza considerare l’ammontare di tutti i debiti, o presunti tali, che gli spacciatori hanno continuato a chiedere nel corso del tempo maggiorando regolarmente il prezzo della sostanza ceduta anche del 60% rispetto a quanto inizialmente pattuito.
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Il Messaggero