Teramo, la Finanza scopre diciotto lavoratori in nero. Nelle aziende non c'erano neanche le mascherine

Teramo, la Finanza scopre diciotto lavoratori in nero. Nelle aziende non c'erano neanche le mascherine
La Guardia di Finanza della tenenza di Nereto (Teramo) ha scoperto un percettore del reddito di cittadinanza che lavorava in nero in un negozio di rivendita di mobili in Val...

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La Guardia di Finanza della tenenza di Nereto (Teramo) ha scoperto un percettore del reddito di cittadinanza che lavorava in nero in un negozio di rivendita di mobili in Val Vibrata. Sono diciotto complessivamente i lavoratori trovati senza contratto, tutti impiegati in sei imprese teramane dove, tra l’altro, non venivano rispettate neanche le disposizioni previste sui luoghi di lavoro per il contenimento e il contrasto della diffusione del Covid19. Si tratta di un controllo mirato e quotidiano delle Fiamme gialle impegnate al contrasto di coloro che alimentano il fenomeno del lavoro nero e volto al rispetto sui luoghi di lavoro delle disposizioni anti Covid.

Le imprese scoperte ad impiegare lavoratori in maniera irregolare sono quattro aziende cinesi, un negozio di rivendita di mobili ed un’azienda tessile, tutte regolarmente aperte. Nello specifico, i finanzieri, una volta all’interno, hanno potuto riscontare la mancanza dei prodotti disinfettanti, dei percorsi idonei per mantenere le giuste distanze e addirittura delle mascherine. «In quattro aziende della Val Vibrata, ricadenti nei Comuni di Corropoli, Colonnella e Sant’Omero - come spiegano, infatti, le stesse Fiamme Gialle -, è stato riscontrato anche il mancato adempimento delle disposizioni volte al contenimento e al contrasto della diffusione del Covid19 per l’assenza, all’interno delle strutture, di detergenti e apparecchi utili al controllo della temperatura corporea, idonei a consentire l’ingresso del personale in azienda. Inoltre, non erano stati organizzati gli spazi utili al mantenimento della distanza di sicurezza tra i lavoratori presenti».

Per questo motivo per le aziende cinesi è scattata la chiusura provvisoria dell’attività per cinque giorni, mentre per tutte è stata inoltrata un’apposita segnalazione all’Ispettorato territoriale del lavoro di Teramo per l’esecuzione del provvedimento di sospensione dell’attività e per la contestazione della relativa violazione amministrativa. Per il lavoratore che percepiva il reddito di cittadinanza, invece, è scattata la segnalazione all’Inps per farlo decadere dalla riscossione del contributo pubblico.

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Il Messaggero