Contrabbando di gasolio: l'inchiesta investe Pescara

Contrabbando di gasolio: l'inchiesta investe Pescara
Anche la provincia di Pescara, dove nei mesi scorsi sono stati effettuati più sequestri, coinvolta nella operazione della guardia di finanza e dell’Agenzia delle...

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Anche la provincia di Pescara, dove nei mesi scorsi sono stati effettuati più sequestri, coinvolta nella operazione della guardia di finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, diretta dalla Procura di Bolzano, che ha sgominato una organizzazione dedita al contrabbando di gasolio. Sette le persone arrestate, residenti fra Campania, Puglia ed Emilia Romagna, e 19 quelle in totale indagate. Stando a quanto accertato, attraverso il valico del Brennero sarebbero stati importati in maniera illegale in Italia circa sette milioni di litri di gasolio, con una frode stimata di oltre quattro milioni di euro in un solo anno. Scopo della banda era quello di introdurre dalla Germania e commercializzare, sul territorio nazionale, gasolio per autotrazione spacciandolo come olio lubrificante così da evitare il pagamento dell’accisa.


L'organizzazione si sarebbe avvalsa di alcune società prive di consistenza economica, strutture operative o personale dipendente, a nome delle quali venivano emessi i documenti, anch'essi fittizi, utilizzati per scortare la merce lungo il viaggio in Italia. Nel corso dell'operazione, sono stati sequestrati depositi di carburante, distributori, veicoli, un'imbarcazione, denaro contante e quote societarie. Nel Pescarese, l'ultima operazione risalente al novembre scorso aveva portato al sequestro, all'interno di un distributore di carburanti di Montesilvano, di oltre 10 mila litri di gasolio. Nei guai erano finiti il fornitore, il trasportatore e il gestore dell'impianto per aver sottratto il prodotto all'accertamento e al pagamento dell’accisa attraverso documentazione artefatta. Qualche mese prima, sempre a Montesilvano, erano stati sequestrati 28 mila litri di gasolio di contrabbando, provenienti dall'Est Europa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero