Esplosione al centro migrati, al lavoro il consulente della procura

Il sopralluogo dell'ingegnere Fugger a San Lorenzo Nuovo
di Maria Letizia Riganelli
2 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Novembre 2023, 05:20

Poco più di un’ora per esplorare la zona del disastro e immortalare con la macchina fotografica quel che resta della palazzina che accoglieva 31 migranti a San Lorenzo Nuovo. Ieri mattina l’ingegnere Rodolfo Fugger, incaricato dalla sostituto procuratore Paola Conti che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, ha effettuato il sopralluogo propedeutico per iniziare la relazione tecnica che segnerà la svolta nelle indagini per l’esplosione di venerdì scorso.

Ad accompagnarlo i carabinieri del Nucleo investigativo, della compagnia di Montefiascone e i vigili del fuoco che per primi sono arrivati sul luogo della tragedia. L’ingegnere ha il compito di accertare le cause dell’esplosione, oltre ai rilievi fotografici e l’esame dei reperti al professionista saranno consegnati anche i documenti tecnici e amministrativi relativi all’abitazione che sarebbero stati già acquisti dalla polizia giudiziaria.

L’esplosione è avvenuta venerdì 10 novembre in località Metata, zona industriale di San Lorenzo Nuovo. Qui, tra frantoi e aziende agricole vivevano 31 migranti, ospiti del centro di accoglienza gestito dalla Ospita srl e realizzato in una struttura privata.

Al momento la causa più probabile della violenta esplosione resta quella della stanza satura di gas che per una minima scintilla è esplosa distruggendo qualsiasi cosa, compresa la piccola azienda affianco all’immobile.

La violenta esplosione avrebbe causato un’onda d’urto in grado di travolgere qualsiasi cosa, dai muri alle persone. Il gas sarebbe arrivato tramite un tubo collegato a un bombolone esterno. Trovato dai vigili del fuoco proprio nelle pertinenze esterne della palazzina. Gli elementi a sostegno di questa ipotesi investigativa sono i reparti trovati sulla scena ma anche le ferite riporte dalle vittime, che non sarebbero compatibili con l’esplosione di una bombola del gas posizionata all’interno dello stabile. 

Dei 31 feriti iniziali restano ancora ricoverati in 8. Ma solo due sarebbero ancora in condizioni critiche. Si tratta dei due sopravvissuti trasportati d’urgenza all’ospedale di Pisa. Oltre alle ustioni avrebbero anche diverse ferite dovute al trauma da schiacciamento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA