Nella Sala Regia don Georg, il fedele segretario del defunto Benedetto XVI, era il convitato di pietra alla cerimonia di conferimento del Premio Ratzinger. La sua assenza spiccava inevitabilmente a seguito delle vicende che lo hanno visto tornare in Germania dietro ordine di Papa Francesco.
Da quando l'ex Prefetto della Casa Pontificia ha dovuto lasciare il Vaticano e fare ritorno nella sua diocesi natale di Friburgo, non ha più messo piede al di là del Tevere e anche durante la solenne cerimonia pomeridiana nella sala del Palazzo Apostolico, la sua assenza risultava quasi ingombrante anche perchè don Georg continua a essere un membro del consiglio di amministrazione della fondazione costituita alcuni anni fa per studiare l'eredità teologica di Ratzinger e guidata dal gesuita padre Federico Lombardi.
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Assente però anche Papa Francesco per via dell'infiammazione ai polmoni anche se al suo posto nella sala Regia c'era il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin. Il premio quest'anno è stato assegnato ai professori Pablo Blanco Sarto e Francesco Torralba
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Joseph Ratzinger «ci ha insegnato a cercare e trovare la verità con la forza della ragione e la luce della fede, conservando sempre la ragione 'apertà, nel dialogo fra le persone, le discipline e le grandi tradizioni religiose» ha detto padre Lombardi. «In questo spirito pensiamo che debba muoversi anche la nostra Fondazione, che da lui prende nome, non tanto per studiare solo la sua vita e il suo pensiero, guardando al passato, ma anche per dare un contributo, pur piccolo, per continuare il suo cammino, volgendo lo sguardo all'oggi e al futuro».
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