Perugia, una valanga di rifiuti sotto il duomo appena restaurato. «Basta incivili». E c'è chi chiede il ritorno dell'ordinanza di Boccali

La foto girata su Facebook del post bagordi sulle scale del duomo di Perugia
di Egle Priolo
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Lunedì 27 Giugno 2022, 07:47

PERUGIA - «Sono stato appositamente affacciato alla finestra dalle 23.30 alle 00.30. Ho contato 16 persone, di cui 11 ragazze, che hanno imbrattato via Mattioli. Tutti ubriachi marci, una ragazza manco stava in piedi ed era aiutata da un'amica. Ovviamente, oltre alla bruttezza di certe scene, con questo caldo viene su una puzza inimmaginabile. E consideriamo che il Comune ha installato i bagni chimici, ci sono anche i bagni pubblici attivi e alle 23.30 ci sono tutti i bar aperti.

Quindi sono solo degli incivili. Un rumore incessante, alla fine mi sono arreso e ho chiuso le finestre. Per fortuna il condizionatore, che magari però non tutti possono permettersi. Specie gli anziani, in tanti a vivere in centro. La realtà è che durante il fine settimana noi residenti di alcune zone dell'acropoli siamo sequestrati in casa. Senza dimenticare che non è nemmeno facile rientrare: domenica una mia vicina era disperata, perché sabato sera per l'ennesima volta è rimasta bloccata mezz'ora con l'auto dalla muraglia umana di piazza Danti». Parola di residente.
Se il venerdì sera del centro è stato difficile sotto il profilo movida, l'ultimo sabato forse è stato peggio. Colpa della maleducazione e dell'inciviltà di chi, invece che godere di una serata in uno dei centri storici più belli d'Italia, pensa solo a fare i suoi comodi. Senza alcun rispetto. Le lamentele notturne si congiungono con quelle mattutine, visto che dalle prime ore di ieri le foto della scalinata del duomo piena di resti della sera precedente (tra bottiglie e bicchieri) hanno fatto il giro dei social network. Centinaia di condivisioni della foto dei rifiuti abbandonati sulle scalette da poco restituite alla città, dopo i lavori alla facciata. Con chi ricomincia a chiedere l'ordinanza di boccaliana memoria che vieti di bere e mangiare sulle scale più famose del centro.
«Ma anche le scalette di piazza Piccinino - aggiunge poi il residente conta-imbrattatori - sono ormai diventate il punto di riferimento di persone più o meno giovani che vanno a drogarsi, tra canne e cocaina, e soprattutto da dopo mezzanotte e fino alle tre del mattino la situazione è molto difficile. Non può essere tutto delegato solo ai controlli delle forze dell'ordine, serve far capire a chi vive il centro nel fine settimana che non ci si può comportare da vandali. Imbrattare, fare rumore fin quasi all'alba e rigare le auto in sosta: basta. Siamo i primi a non volere che il centro si svuoti, i primi a volere che resti un punto di aggregazione e di incontro. Ma vogliamo anche che il diritto delle persone a divertirsi sia pari a quello al riposo per le persone che vivono in acropoli».
E in effetti, in tema di controlli, va detto come anche nel fine settimana appena concluso la questura assieme a polizia stradale, ferroviaria, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale ha svolto una serie di controlli stradali, alle persone presenti nei locali e agli esercizi commerciali.

Una nota ufficiale della polizia aggiunge anche come, dopo un briefing operativo al di polizia del centro storico, anche attraverso pattuglie appiedate i poliziotti «hanno vigilato costantemente le vie del centro, al fine di prevenire ogni forma di illegalità e di degrado. Al fine di evitare fenomeni di spaccio, abuso di bevande alcoliche e bivacco monitorato anche via Del Sole, via Mattioli, via dell’Aquila». Ma evidentemente i malintenzionati hanno aspettato di avere le strade libere.

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