Redditi umbri deboli e tassi elevati, mutui-casa al palo

Nel secondo trimestre nuovi contratti per 89 milioni di euro e consistenze in un anno salite dell'1,6% (1,8% in Italia)

Le richieste di nuovi mutui in frenata in Umbria
di Fabio Nucci
3 Minuti di Lettura
Sabato 21 Ottobre 2023, 08:13

PERUGIA La timida risalita del mercato immobiliare traina una lieve crescita anche nei mutui erogati in Umbria che al 30 giugno scorso ammontavano a poco più di 4 miliardi di euro con una crescita annuale di appena l’1,6%. Un trend più debole rispetto a quello nazionale, col rialzo dei tassi che condiziona l’accesso al credito delle famiglie consumatrici. Le quali, quando intenzionate a comprare casa, nella maggior parte dei casi, nella regione, non possono permettersi una spesa oltre i 120mila euro.

TREND CONSISTENZE

L’analisi di Kiron partner, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, operata su dati Bankitalia indica anche per l’Umbria una situazione di stallo nella richiesta di mutui, con le consistenze che rispetto al 30 giugno 2022 sono cresciute di 65,175 milioni di euro. Nel trimestre, secondo il bollettino statistico della Banca centrale, i nuovi contratti bancari hanno generato un flusso di 89 milioni di euro, in calo rispetto ai 105 milioni erogati nei primi tre mesi dell’anno. Considerando tutti i prestiti (bancari e postali), al 30 giugno per le famiglie consumatrici umbre la consistenza è cresciuta di appena lo 0,4% ed è l’unico trend positivo nei vari settori di clientela: il dato globale segna il -3,4%, quello delle Pmi, il -6,4%. Pressoché stabile il credito al consumo, le cui consistenze in tre mesi sono cresciute di 34 milioni di euro (+1,3%) contro i 28 milioni del primo trimestre (+1,1%). Rispetto ai primi tre mesi 2023 scendono le richieste rivolte agli istituti di credito, mentre crescono le pratiche delle società finanziarie.

DISPONIBILITÀ DI SPESA

Tornando all’acquisto di un’abitazione, quanto sono disposti a spendere gli umbri per una compravendita? L’Ufficio studi Tecnocasa, su richiesta del Messaggero Umbria, ha fornito i dati della regione articolati per classe di importo aggiornati al luglio scorso. In provincia di Perugia, se intenzionate a compare casa, tre famiglie su quattro non possono spendere più di 119mila euro e solo lo 0,8% possono permettersi di investire tra i 250mila e i 349mila euro.

La distribuzione è diversa in provincia di Terni dove più di un terzo degli acquirenti hanno una disponibilità di spesa compresa tra 120mila e 169mila euro, mentre uno su due si colloca nella fascia più bassa. Tra i compratori ternani c’è inoltre un 4,1% disposto a investire più di 250mila euro. Rispetto alle media dei capoluoghi di regione, Perugia appare decisamente meno facoltosa mentre Terni, rispetto al dato dei capoluoghi di provincia, presenta una situazione migliore, con una capacità di spesa spostata verso le fasce di costo più elevate. «Anche l’analisi della disponibilità di spesa nelle grandi città appare maggiormente concentrata nella fascia più bassa, fino a 119mila euro (25,3%)», si osserva dal Gruppo Tecnocasa. «Un trend che non si discosta molto da quello registrato a gennaio».

REDDITO E CASA

Nell’analizzare il mercato, l’Ufficio studi del gruppo immobiliare ha risposto anche a un altro interrogativo: che reddito serve oggi per sostenere l’acquisto di una casa con conseguente accensione di un mutuo? Stando alla simulazione d’acquisto operata sulla base degli ultimi dati sul reddito medio per nucleo familiare diffusi dall’Istat, risulta che in Umbria per comprare casa serve un reddito netto annuo familiare di almeno 38mila euro. Questo per un immobile del valore di 210mila euro, ma a patto di avere un gruzzolo di 42mila euro da parte per coprire il 20% non finanziato dal mutuo e per coprire anche le spese accessorie alla compravendita e all’accensione del mutuo. Ipotizzando una durata di 25 anni e un tasso medio del 4,65% (quotazione Bankitalia), la famiglia dovrebbe sostenere una rata mensile di 948 euro. Solo due anni fa, con la stessa rata e una disponibilità di 57mila euro, si sarebbe potuto comprare una casa di 285mila euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA