Perugia, incendi e terrore nei condomini: preso il piromane

Perugia, incendi e terrore nei condomini: preso il piromane
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Martedì 20 Dicembre 2022, 16:06 - Ultimo aggiornamento: 18:17

PERUGIA - Terrore nei condomini da almeno tre settimane: sei almeno i casi tra centro storico e zona stazione, con il fuoco partito dagli androni, in un paio di casi dalle aree contatori, e il fumo che ha invaso pianerottoli e appartamenti tra persone costrette a uscire di casa in piena notte. La polizia comunica di aver individuato e denunciato un 47enne perugino considerato l'autore di «una serie di episodi delittuosi di danneggiamento aggravato e di incendio doloso ai danni di alcuni condomini – situati in periferia e nel centro storico del capoluogo – e di alcuni edifici sedi di uffici ed enti pubblici che hanno destato particolare allarme sociale nella cittadinanza».

Le situazioni più gravi, nelle ultime settimane, hanno riguardato due incendi in via Baglioni all'interno del palazzo che ospita tra gli altri anche gli uffici del Tar dell'Umbria, uno in via Caporali (domenica scorsa con dieci persone evacuate in pochi secondi) e l'ultimo, lunedì, in piena zona universitaria. Hanno riguardato inoltre anche due incendi in due condomini in via Guerra, con interi palazzi evacuati in piena notte.

L'indagine, inizialmente partita dagli agenti della squadra volante, ha visto poi scendere in campo anche gli investigatori della squadra mobile: sono 8 gli episodi delittuosi registrati – tra cui un danneggiamento mediante allagamento e sette come conseguenza di incendio – alcuni dei quali, caratterizzati da modalità esecutive analoghe.

L’attività investigativa svolta, fondata essenzialmente nella visione delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza presenti nei pressi dei luoghi teatro degli eventi, nonché su riscontri testimoniali, ha consentito di risalire al presunto autore di almeno due degli otto episodi delittuosi, un cittadino italiano, classe 1975, con precedenti di polizia, già deferito all’Autorità Giudiziaria competente.

Sono in corso gli ulteriori approfondimenti investigativi per verificare se anche i restanti episodi siano riconducibili all’indagato.

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