In arresto cardiaco e in ipotermia. Se un bimbo di appena un anno potrà continuare a vivere, lo si deve soltanto alle capacità dei rianimatori e del personale del pronto soccorso che sono riusciti a strapparlo alla morte. E ora c'è una madre finita sotto interrogatorio per valutare fino in fondo la sua versione dei fatti. Cronaca di minuti ad altissima tensione e preoccupazione: il bimbo, di origini straniere e residente a Perugia, arriva intorno alle 9.30 di ieri al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della misericordia a bordo di un’ambulanza. Le sue condizioni sono disperate, è in arresto cardiaco. Assieme al personale del 118, secondo quanto si apprende, si materializza un uomo che racconta di essere il padre ma che poi velocemente sparisce senza dare alcuna spiegazione.
Le condizioni
Intanto il piccolo sembra senza speranze.
Le spiegazioni della madre
Ma come c’è arrivato un bimbo di un anno in arresto cardiaco all’ospedale? Una spiegazione l’avrebbe fornita la madre, arrivata in ospedale dopo che il cuore del piccolo aveva ripreso a battere. La donna ai medici e al personale presente avrebbe raccontato come il piccolo si sarebbe soffocato mentre stava mangiando un biscotto: a quel punto avrebbero tentato di scuoterlo per far sputare il bolo che gli impediva di respirare e poi gli avrebbero gettato addosso dell’acqua per farlo riprendere e poi gli avrebbero avvolto una coperta perché lo sentivano freddo.
Una versione che dovrà necessariamente passare per il vaglio della magistratura. Non solo perché gli atti sono stati trasferiti alla procura che ha aperto un fascicolo d’indagine, ma anche perché sempre stando a quanto si apprende sul corpo del bimbo sarebbero stati trovati segni di pregressi traumi. Cosa non da poco conto per un piccolo di appena un anno. Ulteriore elemento di valutazione è legato proprio al capire se questi traumi siano stati già segnalati proprio all’autorità giudiziaria.
Gli interrogatori
Secondo quanto si apprende, fin dalla serata di domenica gli investigatori della squadra mobile sono stati delegati dalla procura di far luce su quanto accaduto e, oltre alle ricostruzioni documentali della vicenda, hanno interrogato sia la madre che altri testimoni. L'intento è proprio quello di capire se si sia trattato di un incidente domestico oppure se il piccolo possa essere stato vittima di qualche forma di violenza da parte di qualcuno in casa e che dunque la spiegazione di quanto gli è accaduto possa essere diversa.
Il precedente ricovero
Era già stato ricoverato in ospedale a marzo per una frattura all'omero destro il bambino di un anno che da domenica è nell'Unità di terapia intensiva neonatale a Perugia con riserva di prognosi. Lo hanno evidenziato gli accertamenti diagnostici dei quali riferisce la procura della Repubblica in un comunicato. Gli esami hanno portato alla luce anche un frattura alla testa e una tumefazione nella stessa area.