Perugia, piano anti rischio idrogeologico. Santa Margherita,servono lavori tra Briglie e il parco di via Manuali

L'intervento nella zona di Santa Margherita
di Riccardo Gasperini
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Domenica 31 Marzo 2024, 10:06 - Ultimo aggiornamento: 10:19

PERUGIA - Con la fine del lungo e complesso intervento da 3,7 milioni di euro sul bacino di Santa Margherita, con interessato l’intero versante di Ripa di Meana e viale San Domenico, ha preso sempre più forma il piano avviato da tempo dal Comune sul fronte della mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio cittadino. Una serie di lavori «connessi l’uno con l’altro». Lo sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici Otello Numerini ricordando che «si tratta di una attività che concilia in varie zone la difesa del suolo alla riqualificazione generale delle aree per farle risplendere».

IL QUADRO 

Con i maxi cantieri di Santa Margherita (3,7 milioni) e della Ripa di Pretola (lavori per 2,3 milioni) in testa, è corposa la lista di interventi per la prevenzione del rischio idraulico sviluppati in molte zone della città. C’è l’intervento da 700mila euro (primo stralcio) sul fosso Villa a Villa Pitignano, quello da 184mila euro sul fosso di Santa Margherita a Ponte San Giovanni. Poi i lavori sul fosso di Casaglia (costo 21mila euro) e il fosso del Favarone (45mila euro). Intervenuti sono stati eseguiti anche sui due canali di adduzione dell’ex centrale idroelettrica di Ponte Felcino (costo di 310mila euro) e sul fosso di Santa Maria (34mila euro). In lista anche i lavori al fosso di Santa Lucia (primo lotto, 40 mila euro). Lavori anche a Colombella, al fosso di Ruschiano, dove con 40mila euro è stato dato corso al taglio e alla ripulitura dalla vegetazione in alveo e alla realizzazione di nuove protezioni delle sponde oltre al ripristino della staccionata.

C’è anche da ricordare, sempre in tema di difesa ambientale, che l’area di San Marco sarà interessata da un intervento con fondi Mite per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano: sul piatto ci sono risorse per oltre 700mila euro.

L’ULTIMO FRONTE 

Ieri, nei locali del circolo del Tempo Bono, il Comune ha fatto il punto sul maxi intervento eseguito sul versante di via Ripa di Meana e viale San Domenico, finanziato dalla Regione. A spiegare il dettaglio dei due stralci di intervento l’assessore comunale Numerini, quello regionale Enrico Melasecche, il sindaco Andrea Romizi ed i tecnici, gli ingegneri Gabriele De Micheli, Vincenzo Tintori e Marco Balducci. Il versante è stato interessato da opere di consolidamento e bonifica delle scarpate, a partire dai tratti più pericolosi dove si riscontrava un rischio elevato. In tutta la zona è stato eseguito un piano di regimentazione delle acque, convogliate verso il fosso. Eseguiti anche lavori di rifacimento delle scalinate di via del Cortone e di via Piantarose, utilizzando materiali che comportano la necessità di una basse manutenzione in futuro. Installato anche un sistema di monitoraggio per controllare il versante. Confrontandosi con la Regione, il Comune sta già valutando gli interventi futuri per proseguire il piano sicurezza lungo il bacino. L’attenzione è rivolta alla zona delle Briglie di Braccio e del parco di Santa Margherita (fino all’anfiteatro).

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