"Anche se i disagi e gli inconvenienti non sono quelli tipici dell'emergenza disciplinati dal codice di protezione civile, i danni ci sono. Per questo, nell'arco di una settimana stabiliremo un metodo chiaro, concertato e trasparente per rilevarli" ha detto Enrico Rossi.
"Il metodo di rilevamento - ha aggiunto Rossi - dovrà stabilire anche criteri di priorità di ristoro che saranno elaborati da un gruppo di lavoro da formarsi subito, composto da sindaci, associazioni di categoria, sindacati e tecnici della Regione. Speriamo che il danno sia contenuto. In questo caso la Regione cercherà di farvi fronte il più velocemente possibile. Se però il danno fosse molto rilevante, bisognerà batterci perché il Governo intervenga. Propongo che il criterio di rilevamento dei danni sia lo stesso anche per Umbria e Emilia Romagna. Così saremo tutti sullo stesso fronte per andare a discuterlo a Roma".
Sul versante delle infrastrutture c’è poi la novità della rimessa in funzione della vecchia 3bis dismessa con una fretta a dir poco avventata sin dal 1997 e che potrebbe essere di nuovo una soluzione alternativa alla E45: le regioni Umbria, Toscana ed Emilia Romagna stanno infatti premendo verso l’Anas perché la strada parallela alla E45 venga rimessa in funzione.
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