Appalto per i servizi sociosanitari: la Usl 2 sospende la gara dopo le critiche di cooperative e sindacati

Appalto per i servizi sociosanitari: la Usl 2 sospende la gara dopo le critiche di cooperative e sindacati
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Venerdì 11 Agosto 2023, 16:53 - Ultimo aggiornamento: 19:04

PERUGIA - Appalto sospeso. La Usl 2 ha scelto di bloccare il bando per i servizi sociosanitari contestato da cooperative e sindacati. «Sono pervenute alla stazione appaltante richieste di chiarimenti da parte di operatori economici interessati alla partecipazione alla procedura di gara ...», è scritto nell'atto dell'azienda sanitaria. Intanto Legacoop Sociali e Agci imprese sociali hanno ribadito tutte le loro perplessità: «Importante l'apertura di un dibattito - spiegano le centrali cooperative - ma restano i nostri dubbi, di norma per servizi così la durata media dei contratti è di 3 anni, prorogabili per ulteriori 3. Invece, dopo una “gara ponte” di 6 mesi nel 2021 ecco una nuova gara della durata di soli 6 mesi prorogabili a 18. Questa scelta impedisce alle imprese sociali di programmare le attività e di investire per migliorare la qualità dei servizi e impoverisce il welfare locale e danneggia tutti i cittadini. Inoltre, l’Assemblea Legislativa all’unanimità nel luglio 2021 ha approvato un atto di indirizzo in cui si afferma, con chiarezza, che per questa tipologia di servizi è fondamentale non utilizzare formule legate al massimo ribasso, ma la gara pubblicata dalla Usl utilizza una formula che incentiva la massimizzazione del ribasso a danno della qualità. Ed è illogico suddividere l'appalto in lotti con sistemi di fatturazione diversi. All’interno di un dibattito pubblico corretto ed informato crediamo che sarebbe molto utile poter conoscere le ragioni di queste scelte, che immaginiamo essere solide e motivate.

Le nostre organizzazioni, in modo trasparente e con spirito collaborativo, nell’interesse delle imprese sociali, dei lavoratori e dei cittadini più deboli continueranno a seguire la procedura di gara per assicurare la qualità dei servizi di welfare».

E hanno deciso di farsi sentire anche le organizzazioni sindacali: «Chi lavora in un settore così delicato, a contatto con persone disabili, dovrebbe essere in grado di trasmettere serenità all'utenza, cosa impossibile se le condizioni in cui si è costretti a lavorare sono di precarietà e indeterminatezza - aggiungono  Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uil Fpl, che nei giorni scorsi hanno avanzato una richiesta di incontro urgente alla direzione della Usl Umbria 2 - manca un piano di riassorbimento del personale e la procedura di gara non riconosce alcun valore nell’attribuzione del punteggio dell’offerta tecnica alla professionalità e all’esperienza del personale già impiegato nei servizi. Il bando così come è stato strutturato non va bene, perché non punta alla qualità del servizio e del lavoro in un settore così delicato, ma a massimizzare i risparmi».

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