AMELIA Giro di boa per Ameria Festival la rassegna di musica e teatro che arriva alla sua decima edizione. Da domani, venerdì 23 settembre la città di Amelia e in particolare il palcoscenico del Teatro Sociale ospiteranno concerti, prosa, conferenze e laboratori.
Evento inaugurale, domani alle 20,30, con la musica di Bach interpretata dall'orchestra d'archi del Teatro Sociale, Harum Ota e Paolo Marchi, dirige Angelo Bruzzese. Si prosegue sabato 24 sempre in teatro con un grande classico di Eduardo de Filippo, "Questi Fantasmi" per la regia di Mario Antinolfi.
Per cinque week end, fino al 23 ottobre, ogni venerdì musica (tre concerti con celebri brani di autori classici; una rivisitazione, con moderni ottoni, di capolavori del '900; un concerto di musica popolare, dedicato alle canzoni più amate della tradizione italiana), il sabato prosa, danza e musical, la domenica eventi turistico-culturali, a carattere ludico, sportivo ed enogastronomico.
Tra le novità dell'edizione 2022, una decisa apertura ai giovanissimi. Grazie a un accordo con le scuole, le classi degli istituti amerini potranno assistere ai matinee. Delle versioni ridotte degli spettacoli serali, in una cartellone che include musica e prosa, e una parte didattica con spiegazione dei contenuti e "question time".
Ultimo ma non ultimo, l'accordo con gli operatori economici del territorio che ofrriranno i biglietti per gli spettacoli a chi prenoterà soggiorni nelle strutture ricettive che aderiscono all'iniziativa, ristoranti inclusi.
«In questi dieci anni di vita (dal 2013 ad oggi) -spiega il patron Riccardo Romagnoli - il Festival ha visto avvicendarsi sul palcoscenico dello splendido Teatro Sociale grandi interpreti della musica classica come Uto Ughi, Bruno Canino, Salvatore Accardo, orchestre famose come quelle di Santa Cecilia e della Berliner Philharmoniker, bande militari come quelle dei Carabinieri e della Finanza, attori celebri come Gigi Proietti, Terence Hill, Paola Quattrini, Anna Marchesini, nomi storici del jazz come Riccardo Pellegrino, Romano Mussolini, Lino Patruno, Fabrizio Bosso.