Mercado e super Mora: 2-0 al Guaranì
Il River sogna la finale dopo 19 anni

Mercado e super Mora: 2-0 al Guaranì Il River sogna la finale dopo 19 anni
di Alfredo Spalla
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Mercoledì 15 Luglio 2015, 04:39 - Ultimo aggiornamento: 10:04
Diciannove anni. Tanti ne sono passati da quando il River giocò e vinse la sua ultima finale di Libertadores. Il 2-0 al Guaranì, però, avvicina gli argentini al sogno di un trionfo continentale. Gallardo affronta con lo spirito giusto una semifinale che mancava dal 2005: il Muñeco era ancora in campo. Questa volta è in panchina, mentre sul terreno di gioco c’è ancora Lucho Gonzaléz. La sfida con il San Paolo, poi vincitore di quell’edizione, non andò bene. Comincia sicuramente meglio contro i paraguaiani: Mercado e un gran gol di Mora risolvono il match in favore dei rioplatensi.

Fra polemiche e recuperati, Gallardo schiera un 4-3-1-2 senza Teo Gutiérrez - in rotta coi Millo e sempre più vicino allo Sporting Lisbona secondo le indiscrezioni dei media argentini - e con il recuperato Mercado, in forse per un infortunio al quadricipite sinistro. Il Guaranì non tradisce i propri intenti e si presenta al Monumental con un copertissimo 5-4-1, giocando soprattutto di rimessa per poter decidere il risultato in Paraguay. La difesa che non subisce reti da 400 minuti, però, cade fuori casa. Il River comincia meglio, mantenendo il possesso palla (63% nei primi 45’) e costruendo con maggiore frequenza, ma senza mai incidere nei metri finali. All’intervallo i tentativi in porta sono 7 per gli argentini, ma solo 2 a rete.

Al 14’ della ripresa il gol di Mercado, con partecipazione di Alario, spiana la strada alla formazione di Gallardo, che dopo essersi sbloccata su calcio d’angolo, cerca con maggiore insistenza il raddoppio per assicurarsi il passaggio del turno. Il Monumental s'infiamma e Rodrigo Mora lo incendia con un golazo, con un contropiede innescato ancora da Alario. Nel finale c’è tempo anche per l’ingresso del Conejo Saviola, uno dei pezzi pregiati del «formato nostalgia» del River. El Payaso Aimar, purtroppo, non siede nemmeno in panchina. La sua condizione fisica non è al passo della rosa e l’ex Valencia medita l’addio al calcio giocato. Al Monumental, però, è una nottata di festa: los millionarios sognano il Sud America. Giovedì notte è la volta di Internacional-Tigres, l'altra semifinale di Libertadores.