La Sampdoria stende 2-1 la Roma
Giallorossi in crisi, decide un autogol

La Sampdoria stende 2-1 la Roma Giallorossi in crisi, decide un autogol
di Ugo Trani
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Mercoledì 23 Settembre 2015, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 18:34

Improvvisamente la Roma è al nono posto, con 7 punti di ritardo dall'Inter capolista e a punteggio pieno. L'effetto della prima sconfitta stagionale pesa soprattutto sulla classifica e, di conseguenza, sul morale. Perché la prestazione di Marassi contro la Sampdoria è stata abbastanza convincente. Il 2 a 1 è risultato sicuramente ingiusto, anche se bisogna evidenziare che le indecisioni sulle reti subite hanno certificato il ko: pochi i 3 giocatori in barriera sulla punizione di Eder e strampalato il rinvio di Manolas, tradito dalla deviazione di Digne, per l'autogol decisivo.

VENTO CONTRARIO
La Roma ha avuto sempre il controllo della partita. A tratti è andata all'assalto, come dimostrano i 18 corner battuti e addirittura i 57 cross. I terzini Florenzi e Digne hanno partecipato addirittura più dei mediani, Pjanic è salito da trequartista dietro a Dzeko e ha creato per se stesso e per gli altri. Il limite dei giallorossi è stato proprio davanti a Viviano. Che è stato bravo, ma meno lo sono stati gli attaccanti di Garcia. Poco concreti e cattivi. E se mancano i gol, quando produci tanto, la stanchezza è l'avversario che non perdona mai. Il contropiede di Eder, nel finale, ne è stata la conferma.

IDENTITA' RITROVATA
A parte il portiere, in campo è entrata la Roma che il 30 agosto ha battuto la Juventus all'Olimpico. Con la prestazione migliore, anche tenuto conto dell'avversario. Guarda caso, tanto simile a questa di Marassi. Il risultato è stato diverso. Ma con i titolari è scontato che sia più facile avvicinarsi al successo. Come è accaduto contro la Sampdoria. Se Garcia insiste sugli stessi interpreti, la fase offensiva diventerà più efficace, con Dzeko magari servito meglio e più dentro a ogni azione. Senza rimpiangere i punti persi con il Sassuolo, bisogna dare continuità alla gara di Genova. E la rotazione, però, farla solo in corsa e quando serve davvero.


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