Rigoletto, eroe tragico e moderno al Teatro Comunale di Bologna

Il Rigoletto in scena al Comunale di Bologna, regia di Alessio Pizzech. Sul podio Matteo Beltrami
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Sabato 16 Marzo 2019, 20:32
«Come gli eroi della tragedia greca anche Rigoletto è vittima del suo stesso disegno e non può fare nulla per modificare la situazione. La vendetta, tanto evocata e desiderata, cade su di lui, trasformandolo nell’eroe tragico di una modernità sorprendente, assoluta».

È Rigoletto di Giuseppe Verdi secondo il regista Alessio Pizzech, che firmò l’allestimento dell’opera per il Teatro Comunale di Bologna nel 2016 e che adesso lo ripropone in una versione rivista e con costumi completamente rinnovati, sempre al Comunale, da martedì 19 marzo (ore 20) con repliche fino al 30 marzo, e in tournée in Giappone con i complessi del TCBO dal 15 al 23 giugno.

A guidare l’Orchestra e il Coro del Teatro è chiamato il direttore d'orchestra Matteo Beltrami, Direttore musicale del Teatro Coccia di Novara dal 2016, per la prima volta ospite del teatro felsineo. Daranno voce ai ruoli principali Alberto Gazale (Rigoletto), Stefan Pop (il Duca di Mantova), Lara Lagni (Gilda) sostituita da Desirée Rancatore per la recita del 21 marzo.

«In questa edizione rivista – prosegue il regista – la deformità di Rigoletto è fisica.
A causa di una malformazione il protagonista è impossibilitato ad usare un braccio, che viene coperto da un elemento decorativo con cui per tutta l'opera egli gioca, esibendo e nascondendo questa deformità, facendola diventare il centro di uno spettacolo crudele e circense. In realtà l'emergere di questa deformità fisica, che rende difficilissimo per lui compiere anche gesti come accarezzare, baciare, portare qualcosa o abbottonarsi, rivela il dolore interiore vissuto da Rigoletto».
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