Ortombina nominato alla guida della Scala. Meyer esce dal primo agosto 2025, Chailly resta fino al 2026. Il ministro Sangiuliano: soluzione eccellente

Fortunato Ortombina attuale guida della Fenice di Venezia, sarà il nuovo sovrintendente del teatro milanese. Entrerà al Piermarini, come sovrintendente designato, affiancando nella fase iniziale il sovrintendente in carica Dominique Meyer, dal primo settembre

Fortunato Ortombina, 63 anni
di Simona Antonucci
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Mercoledì 17 Aprile 2024, 10:21

Dopo mesi di indiscrezioni e colpi di scena, il Teatro alla Scala dà un nome al suo futuro: Fortunato Ortombina attuale guida della Fenice di Venezia, sarà il nuovo sovrintendente. Entrerà al Piermarini, come sovrintendente designato, affiancando nella fase iniziale il sovrintendente in carica Dominique Meyer, dal primo settembre. Ma gli applausi a scena aperta sono già arrivati.

GLI AUGURI

«Una soluzione eccellente, frutto di una collaborazione istituzionale e della consapevolezza che il Teatro alla Scala proietta un’Italia positiva nel mondo», ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, commentando l’annuncio del sindaco di Milano Giuseppe Sala dopo il cda che ha votato la nomina. Auguri anche dal sottosegretario Gianmarco Mazzi («Un confronto costruttivo per il bene di Milano e anche dell’Italia che ha nell’Opera un valore di rappresentatività mondiale»), e di Meyer che al suo successore ha già fatto preparare un badge di ingresso e uno studio. Una scelta che dà il via «una fase nuova» che segna il ritorno di un sovrintendente italiano dopo tre stranieri (Lissner, Pereira e quindi Meyer) e, come ha aggiunto Sangiuliano, «dopo la consacrazione dell’arte del canto lirico a patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco».

LA PROROGA

Il mantovano Ortombina, 63 anni, riceverà il testimone dall’attuale sovrintendente il primo agosto 2025, quattro mesi dopo la scadenza del contratto fissata a febbraio 2025.

La proposta uscita dal precedente cda era di prorogare il suo mandato di un anno. Ma dopo il confronto tra Sala e il Ministro, gli è stato proposto di restare fino al 1 agosto quando compirà 70 anni (ma, ha precisato Sala, il decreto legge sull’età massima per i sovrintendenti, per la Scala, in virtù della sua autonomia, non vale).

DANIELE GATTI

Rimarrà in carica fino al 2026 il direttore musicale Riccardo Chailly, quando è previsto l’arrivo di Daniele Gatti. Tutto riallineato «finalmente» come ha commentato Sala alla conferenza stampa con cui ha annunciato la svolta. Diplomato al Conservatorio di Parma, Ortombina è stato professore d’orchestra e corista del Regio di Parma, la lavorato all’Istituto di Studi Verdiani, e poi in vari teatri italiani prima di approdare proprio alla Scala dal 2003 al 2007 come direttore artistico. Dal 2007 è alla Fenice di Venezia inizialmente come direttore artistico e poi dal 2017 anche come sovrintendente. Duplice carica che potrebbe mantenere anche a Milano. Al direttore musicale Chailly, restano i prossimi due 7 dicembre (La Forza del destino e Lady Macbeth del distretto di Mcensk) prima di lasciare il compito nel 2026 a Gatti. Sul suo arrivo c’è già l'accordo ma sarà Ortombina a proporre al prossimo cda la sua nomina a direttore musicale. 

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