Si tratta di un'opera metaforica, che attraverso i linguaggi del teatro, della musica e della danza mette in scena il conflitto tra bene e male, lanciando un messaggio di pace, civiltà e coraggio. Interpretato dalla Compagnia S'Kalsa, la Compagnia di Folleria e gli allievi dei laboratori teatrali Ditirammu Lab, con la partecipazione di Stefania Blandeburgo e con Gloria Riti, David Marzi, Domenico Ciaramitaro, Giulia Tarantino, lo spettacolo vuole lanciare un messaggio di pace, civiltà e coraggio.
“In mio onore” è uno spettacolo corale, nel quale si immagina che i martiri della mafia inviino sulla terra i loro “Messaggeri Paladini”, con l'intento di redimere gli aguzzini delle stragi di Cosa nostra. Gli Angeli li esasperano, li tormentano e quasi seducono il cuore di ognuno di loro, fino alla resa dei conti, quando la cupa e indomabile crudeltà della mafia è messa in ginocchio dalla voce di chi è rimasto disarmato, ma colmo di un amore infinito.
La voce di quel dolore trasmette un'emozione forte non solo a chi ascolta, ma soprattutto a chi continua la lotta in nome di chi non c'è più.
Il festival “Vocazion”, nel quale Pamela Villoresi ha riunito artisti di culture diverse e spettacoli legati da un comune afflato verso una dimensione etica e spirituale, proseguirà fino al 28 luglio con spettacoli di teatro, concerti, danza e incontri.
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