Cancellare dal cartellone l'Aida e Le nozze di Figaro e far partire la stagione direttamente da gennaio 2015.
Quando la rivoluzione dei nuovi contratti al Teatro dell'Opera sarà andata in porto, accompagnata dalle nuove nomine artistiche del Costanzi, che scadono tutte a fine anno. È questa la linea che, salvo sorprese, sarà annunciata domani dal Campidoglio al termine del consiglio d'amministrazione della Fondazione lirica. In piazza Beniamino Gigli la rivoluzione è alle porte, e «la rinascita del teatro» passa da una soluzione choc per «risolvere alla radice tutti i problemi dell'Opera», come annunciato al termine del vertice di lunedì dai soci: il ministro Dario Franceschini, il sindaco e presidente della fondazione Ignazio Marino e il governatore Nicola Zingaretti.
IL NODO
Il piano sarà illustrato domani dal sovrintendente Carlo Fuortes.
L'ANNUNCIO
Il cantiere è più che aperto, ma la strada è spianata. E in questo contesto viene data ormai per sicura la cancellazione dell'Aida (prevista per il 27 novembre) e delle Nozze di Figaro (in programma in primavera). Senza la bacchetta magica di Muti e nessun maestro che si sia fatto avanti in queste ore la decisione è già scritta: salteranno le recite e la stagione inizierà direttamente agli inizi del nuovo anno. Quando il Costanzi dovrà aver indicato i successori di Alessio Vlad, attuale direttore musicale, Micha van Hoecke, responsabile del corpo di ballo. Entrambi sono a scadenza in contratto (così come il sovrintendente Fuortes). E proprio da queste due posizioni dovrebbe partire la rivoluzione «rosa e giovane» auspicata qualche giorno fa dall'assessore alla Cultura Giovanna Marinelli.