Sky, «Michelangelo-Santo e peccatore» sbarca in anteprima al cinema Barberini

Il documentario in onda domenica 31 marzo alle 21.15 su Sky Arte, disponibile su NOW e on demand.

Sky, «Michelangelo-Santo e peccatore» sbarca in anteprima al cinema Barberini
di Maria Longobardi
3 Minuti di Lettura
Giovedì 28 Marzo 2024, 20:23 - Ultimo aggiornamento: 20:27

Il Mosè di San Pietro in Vincoli, capolavoro di Michelangelo Buonarroti, prende vita grazie al documentario Sky original dal titolo: “Michelangelo-Santo e peccatore”. Il documentario, prodotto da Sky e Quoiat Films, sarà mandato in onda in esclusiva domenica 31 marzo alle 21.15 su Sky Arte, in streaming su NOW e reso disponibile on demand.

Un’occasione inedita per svelare i retroscena dietro al capolavoro scultoreo della tomba di Giulio II, nonché il risultato di un lungo e travagliato processo di modifiche del progetto originale, che rischiò di rovinare la carriera del grande genio del Rinascimento.

Ma cosa ha messo a repentaglio la reputazione di Michelangelo? Perché è stato denigrato pubblicamente nell’ingiuriosa biografia scritta dal Vasari?

L’evento

A sciogliere tali interrogativi è la proiezione speciale tenutasi oggi, giovedì 28 marzo, dalle ore 18.30 al cinema Barberini di Roma. Un’anteprima del docufilm che attraverso l’analisi di documenti, lettere minatorie, accuse, complotti e dicerie dell’epoca, ricerca la verità e promette di sorprendere.

In quella che viene definita come: “L’opera più controversa della sua vita”, ossia il Mosè di San Pietro in Vincoli, Michelangelo si spoglia della sua veste di “santo patrono dell’arte” per mostrare il suo più umano lato di “peccatore”; definizione che l’artista stesso si attribuisce.

Idea sostenuta anche da Chiara Battistini, la regista: «È stata un’opera al centro di un’enorme controversia, ci sono voluti 40 anni per finirla ed in una versione molto più modesta rispetto ai piani originali. Ma è talmente maestosa che non fa rimpiangere l’assenza delle altre 39 statue».

Ma quindi Michelangelo era più santo o più peccatore? Una delle risposte arriva dal trailer del documentario stesso, in cui si sottolinea come in questo caso sia opportuno “separare l’uomo dall’artista”: «Quando pensiamo all’artista l’opinione pubblica è sempre quella di un genio, di un uomo con mani divine che è riuscito a creare queste opere sublimi. Ma forse questo è il momento storico perfetto per pensare a lui come ad un essere umano con tutte le sue complessità».

Della stessa idea è il restauratore Antonio Forcellino: «Michelangelo ha avuto un carattere molto egoista, cinico e avido, però è stato capace di una generosità, di una passione politica e religiosa straordinarie. E’ confortante, ci fa sentire meno in colpa dei nostri difetti; si possono avere grandi difetti essendo allo stesso tempo un genio come lui».

Ad arricchire l’evento odierno, sono i molti esperti intervistati sulle tematiche: le storiche dell’arte Kate Bryan e Katy Hessel, la direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta, l'autrice e storica dell'arte Cristina Acidini, la direttrice della Galleria dell'Accademia di Firenze Cecilie Hollberg, l’architetto e restauratore Antonio Forcellino, la curatrice e storica dell’arte Amina Gaia Abdelouahab, Mitchell Broner Squire co-fondatore di una società incentrata su esperienze VR, AR e MR per l’arte, l’avvocato Daniele De Bonis, l’artista Luciano Massari e lo storico dell’arte William E. Wallace.

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