La protesta dei due operai al Festival: farsa o realtà? La tv trasforma tutto in burletta

La protesta dei due operai al Festival di Sanremo
di Luca Ricci
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Mercoledì 19 Febbraio 2014, 17:47 - Ultimo aggiornamento: 17:56
Sicuramente sar stato vero il prologo drammatico che ieri sera ha avuto il Festival di Sanremo, con due operai del Consorzio del Bacino di Napoli e Caserta che hanno interrotto Fabio Fazio e minacciato di buttarsi. Sarà stato tutto vero, certo, anche se quello che accade in tv, per chi guarda da casa, non può mai essere totalmente vero (né totalmente falso).



Gli operai erano naturalmente a favore di telecamera, e un occhio di bue - una di quelle luci che in genere sono utilizzate in teatro per gli “one man show”- ha potuto illuminare in maniera circostanziata ed efficace l’intera scena. La balconata della galleria inoltre aveva proprio l’aria di un set, della quinta dismessa da cui la vita vera avrebbe potuto intrufolarsi per reclamare un po’ d’attenzione.



E’ inoltre passato parecchio tempo prima che i due operai venissero raggiunti da qualcuno - più che forze dell’ordine, ci è parso di vedere qualche lavoratore della Rai - in modo che il dialogo serrato con Fabio Fazio creasse proprio un effetto “siparietto”. C’è da dire anche che i due potenziali suicidi erano di contro calmissimi nella loro disperazione, e si trovavano a loro agio a sporgersi dalla balaustra, a far ciondolare i piedi nel vuoto.



Visto dov’erano e cosa stavano facendo, hanno mostrato una calma da far invidia a quelli del Cirque du Soleil. Fabio Fazio non ha avuto neanche un momento di panico, e non ha tradito la benché minima emozione. Un po’ di fastidio, quello sì, ma forse imputabile alla circostanza che pochi secondi prima, in apertura di programma, si fosse inceppato il meccanismo di apertura del sipario.



In confronto Pippo Baudo, quando nel 1995 si issò personalmente sul cornicione del teatro per salvare un altro lavoratore disoccupato, si comportò come un principiante, un anchorman alle prime armi a cui tremano le gambe e si rompe la voce (la vicenda di quel Sanremo, peraltro, per ammissione dello stesso lavoratore, fu una montatura concordata).



Insomma lo ripetiamo: sarà stato tutto vero ma per colpa della televisione sarebbe potuto essere tutto falso. Gli operai non hanno interrotto lo spettacolo, ma l’hanno accresciuto di un evento. Si sono inseriti a pieno titolo nella scaletta, tra il fuori programma (anche questo ampiamente annunciato) del comizio di Beppe Grillo all’esterno del teatro e il tributo a Fabrizio De Andrè da parte di Luciano Ligabue. La tv digerisce il dramma più straziante volgendolo a proprio favore, cioè in burletta, fa diventare il vero falso e il falso vero: questo un lavoratore disperato nonché aspirante suicida ormai dovrebbe saperlo. Una manciata di minuti dopo, Fabio Fazio ha fatto il secondo “siparietto” del suo Festival con una Lætitia Casta mozzafiato in sexy lingerie.
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