Come ricorda Richard Di Castro, presidente del Coro Ha-Kol, «il Festival è nato un po' per caso nel 2012, quando fummo invitati a partecipare a un incontro con altre formazioni a Londra.
Da quell'esperienza abbiamo colto le potenzialità di un simile evento, che è diventato itinerante». Dopo Londra, il Festival è approdato a Vienna, Roma, ancora a Londra, San Pietroburgo, Leopoli e Ferrara. La prossima edizione sarà a Gerusalemme. «Ogni città ci ha spalancato le braccia, mettendo a disposizione sedi bellissime, dalla sinagoga londinese di Marble Arch al Teatro Argentina a Roma, fino alla Cappella dell'Accademia di Stato a San Pietroburgo. E per un coro amatoriale è un onore entrare in questi santuari della musica». Gli ebrei hanno sempre cantato, suonato e composto musica, anche nei momenti più tragici della loro storia. E la manifestazione è un'occasione di scambio tra tradizioni musicali diverse, che consente ai gruppi coinvolti di conoscersi, capire, interagire con il tessuto cittadino che li accoglie.
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