Allevi numero 9. Il pianista di Ascoli Piceno, clamoroso fenomeno musical mediatico, ci riprova e lancia un nuovo album, il nono appunto della sua storia, intitolato Love.
Tredici pezzi per pianoforte solo nati, come ha spiegato durante la sua visita al Messaggero, con l'intenzione di rispondere al clima che ci circonda facendo leva sul tema pacificatore dell'amore: «Affido a queste note la mia dichiarazione d'amore, per le persone che mi sono vicine, per la Musica, per la mia vita folle» è la sua dichiarazione.
Così i brani sono tutti ispirati da sollecitazioni private: una rumorosa riunione di famiglia, come succede per My Melody, il pezzo già in rotazione radiofonica, l'attesa nel camerino della Carnegie hall con l'aria condizionata a palla in It doesn't work, la compiaciuta dedica all'asteroide che la Nasa gli ha intitolato in Asteroid 111561, una poesia di Baudelaire in L'Albatros.
A Sanremo Allevi sarà anche super-ospite.
Un incrocio formidabile che ha portato Allevi a guadagnare un successo immediato e larghissimo. Per di più sapientemente abbinato a una strategia promozionale che lo ha dipinto come una sorta di folletto che vive in un mondo a parte. Un successo largo ma anche contestato, anche con estrema durezza «elementi, entrambi – ci racconta - che non hanno fatto che accrescere il mio naturale stato d'ansia».
Al disco seguirà un tour che parte dalle capitali europee l 27 febbraio dalla Cadogan Hall di Londra e poi attraverserà l'Italia fino ad aprile con un tour che partirà da Roma il 27 marzo, all'Auditorium della Conciliazione.