Van Gogh, Gauguin e Monet, il meglio dell'impressionismo in mostra a Treviso

Vincent van Gogh, Salici potati al tramonto, 1888, olio su tela applicata su cartone, cm 31,6 x 34,3. Otterlo, Kröller-Müller Museum
di Mariapia Bruno
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Giovedì 20 Ottobre 2016, 18:51 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 13:06

Dai Salici potati al tramonto di Vincent Van Gogh, alle belle signorine polinesiane di Gauguin, da La casa dell’artista ad Argenteuil di Claude Monet a La piccola Irene di Renoir. Il meglio dell'Impressionismo si prepara ad accogliere il grande pubblico a Treviso. Dal prossimo 29 ottobre al 17 aprile 2017, infatti, al Museo di Santa Caterina, verrà aperta la mostra Storie dell'Impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin. Una retrospettiva ambiziosa, composta da 140 selezionatissime opere, che documenterà quella meravigliosa corrente artistica che ha invaso di pennellate corpose e colori vivaci il mondo dell'arte dalla metà dell'Ottocento ai primi anni del Novecento.

 

 


Il curatore e ideatore Marco Goldin, ha sottolineato che l'intento della retrospettiva è anche quello di «mettere in evidenza quanto preceda l’impressionismo − e lo prepari anche come senso di reazione rispetto a una nuova idea della pittura − e quanto da quell’esperienza rivoluzionaria, e dalla sua crisi negli anni ottanta, nasca e si sviluppi poi, fino a diventare pietra fondante del nuovo secolo ai suoi albori». Ma le sorprese ideate da Goldin non finisco qui: la mostra dossier Tiziano Rubens Rembrandt. L’immagine femminile tra Cinquecento e Seicento conduce il visitatore alla scoperta di tre grandi tele, raffiguranti la Venere che sorge dal mare di Tiziano, il Banchetto di Erode di Rubens e Una donna nel letto di Rembrandt. Queste opere, provenienti dalla Scottish National Gallery di Edimburgo, rappresentano un omaggio che il curatore vuole fare agli oltre dieci milioni di visitatori che hanno apprezzato in questi ultimi vent'anni le mostre promosse da Linea d'ombra. Ovviamente non sono opere scelte a caso: sono tre capolavori che rinviano al contenuto della mostra sulla Storia dell’impressionismo e che sottolineano quanto il lavoro sulla figura femminile abbia influenzato in modo evidente alcuni tra gli artisti francesi dell’Ottocento.