Dalle ballerine di Degas ai paesaggi di Pissarro, dai giardini di Monet a quelli di Corot, fino ai ritratti di Renoir.
Roma apre le porte all’impressionismo francese e alla grande collezione di quel museo, nato come stazione ferroviaria, che oggi il d’Orsay: la dimora dei più i grandi maestri di Oltralpe conosciuti e apprezzati per la loro tecnica passata alla storia come arte en plein air. Il complesso del Vittoriano ospita così fino al prossimo otto giugno la mostra: I capolavori del Museo d’Orsay. Una grande esposizione che se da una parte suggella un importante gemellaggio simbolico tra due grandi metropoli dell’arte a livello mondiale, quali Roma e Parigi, dall’altra propone, attraverso l’esposizione di oltre sessanta lavori, il meglio della pittura francese tra il 1848 e il 1914.
La mostra, articolata in cinque sezioni, che nasce sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica Italiana e che si avvale del patrocinio del ministero dei Beni e delle Attività culturali e dell’Ambasciata di Francia, porta per la prima volta a Roma alcune delle più importanti opere, appartenenti alla collezione del d’Orsay, fino al prossimo 8 giugno.