Fabi, Gazzè, Ditonellapiaga, Sangiorgi: il mondo della musica abbraccia la famiglia di Ernesto Assante per l'ultimo saluto all'Auditorium

Questa mattina, mille persone all'addio al giornalista e divulgatore Ernesto Assante, al Parco della Musica dove vent'anni fa ebbe inizio una delle sue avventure professionali più popolari e coinvolgenti, le Lezioni di Rock. Tra i presenti, da Carl Brave a Walter Veltroni, da Paola Turci a Renzo Arbore

La cerimonia di addio a Ernesto Assante, questa mattina all'Auditorium (foto Fracassi/Toiati)
di Simona Antonucci
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Giovedì 29 Febbraio 2024, 21:04 - Ultimo aggiornamento: 21:28

È tornato al Parco della Musica, dove ebbe inizio vent’anni fa una delle sue avventure professionali più popolari e coinvolgenti, le Lezioni di Rock, congedandosi con l’ultimo “tutto esaurito” della sua carriera: una lezione di vita. «Siamo nati con un sogno e ci credevamo ancora, quello di pensare che il mondo si possa cambiare, anche un po’ con la musica. Continuerò a farlo in suo nome, anche se oggi lui non c’è più. Ma facciamolo tutti», dice Gino Castaldo, la seconda metà dell’affiata coppia di giornalisti, nel suo accorato intervento per l’ultimo saluto a Ernesto Assante, il critico e infaticabile organizzatore e divulgatore, tra i massimi esperti italiani di musica e firma storica di Repubblica, scomparso il 26 febbraio a 66 anni.

SANREMO

L’addio in un Teatro Studio strapieno, questa mattina all’Auditorium, dove ad abbracciare la famiglia, la moglie Eleonora e le figlie Sofia e Costanza, c’erano oltre mille persone, il suo pubblico, i suoi lettori, i fan delle sue trasmissione alla radio e in tv, insieme con amici, colleghi e i protagonisti del mondo musicale che dagli inizi, giovanissimo giornalista del Manifesto, fino a oggi (le sue pagelle di Sanremo erano un cult) hanno alimentato la sua passione.

I PRESENTI

Nella sala, che per tante serate lo aveva visto protagonista sul palco (oggi ci sarebbe dovuto essere uno dei tanti incontri di un’agenda fitta fino all’estate), e poi fuori a gremire la Cavea (tantissimi non riescono a entrare e seguono la cerimonia in diretta streaming), in silenzio o in lacrime, ma tutti increduli, Carl Brave, Niccolò Fabi, Piero Pelù e Federico Zampaglione, Ditonellapiaga, Paola Turci, Max Gazzè, Max Paiella, Bungaro, Francesco Motta, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Vinicio Capossela, Fabrizio Moro, Luca Barbarossa, Noemi, Chiara Galiazzo, Marina Rei, Raiz. E poi, Andrea Delogu ed Ema Stokholma, Giancarlo De Cataldo, Carlo Fuortes, Serena Dandini, Corrado Augias, Renzo Arbore, Domenico Procacci, Clemente Mimun, Gianni Riotta, Carlo Massarini, Giovanna Melandri. A restituirgli la passione, l’amore, l’allegria, l’entusiasmo e la competenza con cui aveva affrontato il loro mondo: «Lui è stato l’inizio della mia vita nuova», ha detto Sangiorgi.

JOHN LENNON

Un fiume di persone che è continuato a scorrere insieme con i ricordi che hanno legato Assante, sempre accanto a Castaldo, al Parco, punto di riferimento dei dreamers musicali di ogni generazione: dalle Lezioni di rock («nate da un’intuizione: quando il mondo della musica cominciava a perdere colpi abbiamo sostituito la critica con il racconto», ricorda il collega) agli Incontri d’autore, cui parteciparono anche Vasco Rossi e Fiorello, Ligabue o Fossati.

Un lungo, lunghissimo applauso, ha accolto le spoglie di Ernesto, con le note di John Lennon (da Instant Karma “We all shine on…”, tutti noi risplendiamo), a fare da colonna sonora alle immagini che scorrevano sullo schermo dei tanti incontri di una vita: il giorno del matrimonio in Campidoglio, con il passeggino a piazza Trilussa, con la chitarra, con il gelato, con le figlie, Jovanotti, Venditti, Verdone.

 

LA MOGLIE ELEONORA

«Ernesto è stato Repubblica, così come Repubblica è Ernesto, per l’entusiasmo e l’idea di inclusività, perché la musica appartiene a tutti noi», così lo ha ricordato il direttore del quotidiano Maurizio Molinari, avviando la cerimonia. «Aveva la virtù del racconto e della leggerezza», ha aggiunto Walter Veltroni. «Ha ricavato soddisfazione nel dare, fondendo etica e divertimento», ha continuato l’amico e collega Maurizio Caprara. Mentre Riccardo Luna ha voluto rendere omaggio al suo spirito solare: «Ho lavorato accanto a lui, non conosceva rivalità, credeva fermamente che il traguardo si taglia insieme». Un sorriso è riuscito a strapparlo Castaldo ripercorrendo il loro primo incontro («potevamo essere rivali e invece siamo diventati amici fraterni»), la nascita delle loro Lezioni di rock e «quella volta che arrivò in ritardo a uno degli incontri più importanti, con la sala Sinopoli sold out. Mi raggiunse sul palco e mi disse «ha bucato l’aereo. Un genio». È salita sul palco anche la moglie Eleonora, ringraziando tutti: «È stato descritto com’era, uno che correva verso le stelle. L’amore sarà più forte della morte» .

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