Bulli in mense, cliniche e canili: ecco dove lavoreranno gli alunni sospesi. Al via le convenzioni

Per gli studenti sospesi possibili anche attività interne come tagliare le erbacce

Bulli in mense, cliniche e canili: ecco dove lavoreranno gli alunni sospesi. Al via le convenzioni
di Lorena Loiacono
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Giovedì 3 Agosto 2023, 00:12

Portare i piatti caldi in tavola, alla mensa della Caritas, oppure aiutare il personale negli ospedali, nelle case di cura o nei canili, sistemare gli archivi delle biblioteche o il giardino della scuola: sono questi i lavori socialmente utili che dovranno svolgere quei ragazzi che, sospesi dalle lezioni a causa della condotta, non dovranno più restarsene a casa senza far niente tutto il giorno. Il ministro all’istruzione e al merito, Giuseppe Valditara, ha infatti ribadito più volte la necessità di intervenire sugli studenti sospesi dando loro “più scuola”: la sospensione quindi, quella che tiene a casa gli alunni anche per un’intera settimana o due, non sarà più concessa in questi termini. I ragazzi non entreranno in classe per seguire le lezioni ma si dovranno dar da fare per aiutare il prossimo. 

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IL TAVOLO

Al ministero di viale Trastevere è al lavoro un tavolo tecnico, composto da dirigenti scolastici ed educatori ma anche da magistrati e docenti universitari, per decidere come procedere nella riforma della condotta tra i banchi di scuola. La questione del comportamento degli studenti in classe non è di poco conto: l’ultimo anno scolastico infatti, il 2022-2023, ha visto crescere un’escalation di atti di bullismo negli istituti contro i compagni di classe ma anche contro i docenti. In molti casi, inoltre, gli episodi di aggressioni sono saliti alla ribalta della cronaca perché i protagonisti degli atti di violenza, verbale o fisica, hanno ripreso tutto attraverso filmati da riprodurre e diffondere poi online. E non sono mancate polemiche come nel caso della professoressa di Rovigo, a cui alcuni studenti hanno sparato in classe con una pistola ad aria compressa per poi essere tutti promossi, anche con ottimi voti compresi quelli in condotta: gli ispettori ministeriali hanno chiesto alla scuola di ripetere gli scrutini e i docenti hanno deciso di abbassare i voti di condotta visto l’accaduto. L’ultimo caso riguarda invece la studentessa di Latina bullizzata dai suoi compagni di classe 14enni: anche in questo caso i colpevoli sono stati tutti promossi. Non solo. Le famiglie dei colpevoli si sono opposte ai lavori socialmente utili per i loro figli.
Su questi atti di bullismo ci sarà una stretta.

Il ministro Valditara ha previsto nuove misure ed è in arrivo una vera e propria riforma che entrerà in vigore entro l’anno scolastico 2023-2024. Il voto di condotta alle medie sarà valutato in decimi e farà media, alle superiori inciderà sull’ammissione alla maturità e, con un 6, si viene rimandati a settembre per una prova di educazione civica. 

LE NUOVE REGOLE

Ma in primo piano c’è la norma che regola le sospensioni. Il ragazzo che riceve una sospensione dovrà rimboccarsi le maniche. Le scuole potranno mandarlo a svolgere lavori socialmente utili negli ospedali e nelle case di cura, nei canili o nelle biblioteche, nelle mense della Caritas e nei servizi sociali. Gli uffici scolastici regionali dovranno preparare un elenco di strutture convenzionate, disponibili sul territorio, che rispondono ai criteri di sicurezza. «Si tratta di elenchi che verranno preparati e utilizzati proprio come accade per i progetti dei Pcto, l’ex alternanza scuola lavoro - spiega Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma e membro del tavolo tecnico al ministero dell’istruzione - in una città come Roma ci sono molte possibilità di scelta, che potrebbero non presentarsi in un piccolo paese: quindi è importante che tutte le scuole possano contare su un albo sicuro, con strutture convenzionate, a cui chiedere il sostegno».
Di base c’è la necessità di impegnare i ragazzi sospesi da scuola in attività formative ed educative. E anche la sospensione con obbligo di frequenza cambia volto: i ragazzi sospesi andranno a scuola ma non in classe. Resteranno in giardino a sfalciare l’erba o in biblioteca a fare ricerche o a sistemare l’archivio. 

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