Professioni sanitarie, l'Ordine contro il depotenziamento dei Chimici e dei Fisici

Il presidente dell'Ordine, Fabrizio Martinelli
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Mercoledì 24 Febbraio 2021, 20:09 - Ultimo aggiornamento: 20:11

Dura presa di posizione  dell’Ordine dei Chimici e dei Fisici di Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise per esprimere un secco  "no"  all’approvazione dell’emendamento alla legge di bilancio ispirato da AssoArpa che vuole depotenziare le figure di chimici, fisici e biologi, nonostante l’esistenza di una legge dello Stato che ne sancisce la legittimità anche in ordine alla materia contrattuale.

Dunque, per il Presidente Fabrizio Martinelli l’emendamento va subito respinto.

La deputata del Pd Chiara Braga, infatti,  ha presentato in parlamento un correttivo alla Legge di bilancio che nei fatti esclude Chimici, Fisici e Biologi, dalle professioni sanitarie che è stato a loro attribuito in modo inequivocabile dalla legge 3 del 2018, più semplicemente conosciuta come Legge Lorenzin che all’epoca era Ministro della Salute e che ora milita nelle fila dello stesso Partito della Brega.

“Questo emendamento, più che alla logica degli interessi generali dei cittadini italiani – commenta il presidente dell’Ordine dei Chimici e dei Fisici di Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise dottor Fabrizio Martinelli – sembra ispirato da AssoArpa che con più azioni, tutte tendenti a cancellare le conquiste di questi professionisti, mira alla revisione delle norme contenute nella legge Lorenzin, che stanno dando già buoni risultati in termini di servizi per il Paese. Un attacco, quello messo in atto da AssoArpa e avvalorato dall’emendamento Brega, che sembra non avere altre motivazioni se non quelle di umiliare, anche attraverso una revisione della materia contrattuale, questi professionisti impegnati ogni giorno, nell’esercizio delle proprie funzioni, a tutelare la salute dei cittadini.

L’approvazione dell’emendamento, oltretutto, porterebbe alla violazione della materia contrattuale e degli stessi principi istituzionali e aprirebbe una stagione conflittuale di lunga durata con ricadute negative, anche in termini economici, per gli stessi datori di lavoro istituzionali”.

Una richiesta di cancellazione dell’emendamento è stata avanzata anche da centinaia di professionisti Chimici, Fisici e Biologi di tutte le regioni italiane che hanno dato vita ad una petizione inviata tra gli altri ai Ministri della Salute, Ambiente, Affari regionali, ai componenti di alcune commissioni parlamentari, agli ordini professionali e alle segreterie di categoria di Cgil, Cisl e Uil.

“Quella di questi professionisti – evidenzia il dottor Fabrizio Martinelli – è un’iniziativa non solo legittima ma anche appropriata ed utile. AssoArpa e SNPA devono rispettare le leggi dello Stato. E la politica svolga un ruolo attivo per evitare che posizioni faziose e dividenti come quelle assunte da AssoArpa, prevalgano rispetto agli interessi generali che sono quelli di tutelare la salute dei cittadini attraverso una valorizzazione delle professionalità rappresentate da Chimici, Fisici e Biologi”.

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