Olindo e Rosa, perché è stata accolta l'istanza di revisione del processo? Dai nuovi testimoni alle consulenze: la decisione della Corte

Martedì 9 Gennaio 2024, 17:29 - Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 00:26

Gli elementi della difesa

Vi sarebbero alcuni nuovi testimoni e una serie corposa di consulenze alla base della richiesta di revisione della sentenza che ha condannato definitivamente Olindo Romano e Rosa Bazzi per la strage di Erba. Uno di questi, «mai sentito all'epoca dei fatti» per i difensori della coppia, è un uomo che abitava nella casa della strage, legato ad Azouz Marzouk, marito di Raffaella Campagna. L'uomo aveva riferito di una faida con un gruppo rivale, nella quale anche lui era stato ferito con un'arma da taglio e aveva sostenuto che la casa della strage «era la base dello spaccio che veniva effettuato nella vicina piazza del mercato e il posto dove erano depositati gli incassi». Altro testimone citato dalla difesa è «un ex carabiniere che riferisce delle indagini e delle parte mancanti del 50% dei momenti topici delle intercettazioni». Le consulenze sostengono invece l'incompatibilità con la ricostruzione fatta dai coniugi - e poi ritrattata - della strage con quella emersa dalle indagini. Un elaborato riguarda poi la testimonianza di Mario Frigerio, unico sopravvissuto alla strage, morto negli anni successivi, e diventato principale testimone dell'accusa che riconobbe Olindo in aula. Una versione in dibattimento che, per i legali, contrasterebbe con quanto dichiarato da Frigerio nell'immediatezza, nel letto d'ospedale. Anche la ricostruzione nelle sentenze della morte della moglie di Frigerio, Valeria Cherubini, contrasterebbe con quelle emerse dalle loro consulenze. Infine, oltre ai nuovi testimoni e alle consulenze, alla base della richiesta di revisione della sentenza ci sarebbe anche un altro elemento. Ad essere messa in discussione, infatti, è stata la «genuinità» della macchia di sangue di Valeria Cherubini trovata sul battitacco dell'auto di Olindo: non convince il modo in cui è stata repertata, così come il risultato scientifico. Non solo: Tarfusser punta il dito su un'indagine lacunosa che non ha valutato piste alternative. Tesi su cui l'1 marzo ci sarà battaglia.

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