Gaza, uccisi operatori della ong WCK. L'australiana Zomi: «Mi abituo ai droni non alle esplosioni»

Martedì 2 Aprile 2024, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 14:10

I messaggi di Zomi: «Il tuono delle esplosioni mi colpisce ancora alla pancia»

«Mi sto abituando ai droni, ma il tuono delle esplosioni mi colpisce ancora alla pancia». È uno dei tanti messaggi che Lalzawmi Frankcom, "Zomi" per gli amici, aveva mandato da Gaza all'amica Phels, una ex collega di World Center Kitchen. «Aveva una gioia di vivere, un cuore per il servizio», racconta scioccata la donna al Wp dicendo di averle mandato un messaggio solo ieri e postando delle foto che le ritraeva insieme mentre consegnavano cibo in una missione nella riserva di nativi americani a Pine Ridge. «La gente la ricorderà», prosegue Phelps parlando dell'amica Frankcom uccisa dal raid israeliano a Gaza: una persona instancabilmente positiva che poteva farsi amici per tutta la vita anche nelle situazioni più difficili. Si sono incontrate nel 2018 dopo un'eruzione del vulcano in Guatemala, quando Frankcom stava viaggiando in America Centrale mentre seguiva lezioni online dopo aver lasciato un lavoro presso una banca australiana. Ha iniziato ad aiutare WCK a fornire aiuti alimentari e alla fine ha lavorato per l'organizzazione, ricorda la donna al media americano. Il suo lavoro l'aveva portata in giro per il mondo, dal Paradiso devastato dal fuoco, in California, alla Turchia e oltre: «Ha stretto un legame con ogni comunità in cui ha lavorato. Il suo senso di responsabilità verso le persone che serviamo e il suo impegno per fare il possibile è stato davvero speciale. E questo spirito l'aveva portata a Gaza».

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