Adozioni, tempi più brevi: si parte da quelle italiane. Per l’affido basterà essere sposati da due anni

Lunedì 9 Ottobre 2023, 00:11 - Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 07:14

Il provvedimento

Ma cosa prevede in concreto il provvedimento? Innanzitutto, la bozza di riforma “lima” alcuni dei requisiti necessari per poter adottare. Gli aspiranti genitori non dovranno più essere sposati da tre anni (o aver convissuto stabilmente prima del matrimonio per lo stesso periodo), ma da due. E il divario massimo di età tra loro e i figli adottivi viene innalzato: non più 45 anni, ma 50. In altre parole: anche chi ha 50 anni potrà adottare un bimbo di pochi mesi, «in linea con la crescente aspettativa di vita e con l’aumento dell’età di filiazione naturale delle famiglie», si legge.
Poi c’è il capitolo dei tempi. Gli istituti presso cui i bambini in attesa di adozione sono affidati avranno infatti sei mesi «improrogabili» a disposizione per stilare un «elenco di tutti i minori collocati presso i medesimi istituti con l’indicazione specifica (...) della località di residenza dei genitori, dei rapporti con la famiglia di origine e delle loro condizioni psicofisiche». Non a caso, secondo molte associazioni, è proprio la mancanza di questi dati non aggiornati e poco affidabili a causare il “mismatch” tra domande di affido e bimbi affidati (l’elenco, previsto da una legge del 2001, è stato realizzato solo nel 2017).

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