Parlando con Tullia Iori - storica dell’ingegneria a Tor Vergata - si impara a vedere Roma in una prospettiva tutta diversa. In passato questa era la città non solo della cultura e della bellezza, ma anche dell’innovazione, nell’ingegneria e nelle costruzioni. E non ci riferiamo ai romani antichi, notoriamente grandi ingegneri, ma alla Roma dell’800 e del primo 900, quando si sono innalzati - ad esempio - ponti modernissimi che furono un modello per il pianeta intero. Come il ponte dell’Industria (del 1863) per il quale si adottò un nuovissimo sistema delle fondazioni: «Gli operai - spiega la professoressa Iori - lavoravano in una specie di bicchiere rovesciato sul fondo del fiume con l’aria pompata all’interno, per non far passare l’acqua e per farli respirare».
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