Facebook, i giorni della pulizia degli amici

di Mauro Evangelisti
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Sabato 20 Gennaio 2018, 00:05
Ogni tanto fare un po’ di pulizia tra gli amici di Facebook è cosa sana e giusta
@infoesposito

Ma come? Mi hai cancellato dagli amici di Facebook solo perché mi sono schierato a favore di...» dice uno. «Ho fatto una bella pulizia dei miei contatti, ma davvero non se ne può più di leggere certe cose» spiega l’altro. Ecco, a Roma, dove dai rifiuti alle buche, dagli autobus ai vaccini, ci si divide su tutto, il cielo dei social è più tempestoso con l’ennesima tornata elettorale che si avvicina. E molti, nella loro esistenza parallela sui social, stanno facendo una scelta di quieto vivere: eliminano amici (per quanto si possa essere amici su Facebook) non perché la pensano in modo differente, ma perché sono irritanti nella loro insistenza e nella loro cieca fede che ha come motto il “negare, negare sempre, negare anche l’evidenza”. Questo modo di vivere i social ha una controindicazione che a Roma sta creando delle tribù che non dialogano: rischi di ascoltare solo chi la pensa come te, di rafforzare le tue convinzioni. Non senti mai l’opinione opposta alla tua, una pratica che - nel mondo reale, un po’ meno in quello impazzito dei social - aiuta a crescere e a coltivare la benefica arte del dubbio. Ma sui social viene un momento in cui ti devi arrendere: e non solo per lo sciame di troll che ti insegue su Twitter (solitamente l’account è un nome seguito da alcune cifre e un numero risibile di follower). Ma perché magari su Facebook devi combattere con chi digita da Torino o da Treviso ma ti vuole spiegare la verità sui rifiuti sulla Cassia o sul tritovagliatore a Ostia.
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