Chi detesta Sordi e chi insulta Martina Dell’Ombra

Martina Dell'Ombra
di Pietro Piovani
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Giovedì 6 Ottobre 2016, 00:06 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 06:19
Sono ragazza normale con un grande sogno politico. Sostenetemi! #Kissini
@Top_Marti


Esiste una certa quota di italiani e anche di romani (per fortuna una ridottissima minoranza) che ha sempre trovato irritante la comicità di Alberto Sordi. Sono spettatori che non riescono a separare la rappresentazione dell’immoralità e del ridicolo dalla realtà immorale e ridicola a cui fa riferimento: se Sordi interpreta un medico corrotto o un marito vigliacco, non tutti percepiscono che lo fa per evidenziare crudelmente i vizi di quei personaggi, o almeno non tutti riescono a ridere di tanta crudeltà. Forse lo stesso meccanismo potrebbe spiegare (fatte, come si suol dire, le debite proporzioni) il fenomeno di Martina Dell’Ombra, la sgangherata opinionista di Roma Nord che dal web interviene su qualunque tema di attualità lanciando proposte surreali ma a quanto pare credibili, visto che in tanti ci cascano, la prendono per una persona vera e si indignano.

L’identità di Martina è stata svelata qualche tempo fa dalla rivista Vanity Fair, con uno scoop che certo ha avuto meno clamore internazionale delle ultime rivelazioni su Elena Ferrante, ma che pure ha aperto scenari imprevisti e affascinanti sul caso Dell’Ombra. Lei si chiama Federica Cacciola, non è romana bensì siciliana, ha studiato recitazione a Milano e in America, ha lavorato in teatro. Inventando il personaggio della pariolina semianalfabeta che invoca la nascita di una linea di abbigliamento “Immigration by Louis Vuitton” per risolvere l’annoso problema dei profughi malvestiti, la Cacciola ha dimostrato un notevole talento di attrice, che forse meriterebbe di essere impiegato in migliori cause. Martina-Federica ama scherzare con il fuoco, di recente si è mobilitata per Amatrice («come tutti i vip») annunciando la donazione delle sue scarpe di marca Jimmy Choo «perché le donne terremotate non devono sentirsi poverelle e hanno diritto di girare con delle belle scarpe», e sui social network sono partiti gli insulti. Ma se qualcuno ci crede, vuol dire che le Martine Dell’Ombra esistono davvero.

pietro.piovani@ilmessaggero.it
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