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Le motivazioni sono di ordine pubblico e di sicurezza (si fa riferimento all'articolo 100 del Tulps): c'è, infatti, un lungo elenco di risse ed episodi criminali registrati dentro e fuori il Planet. Il 25 novembre, spiega l'ordinanza firmata da Esposito, «perveniva presso gli uffici del Commissariato Colombo un referto di pronto soccorso, con prognosi di 10 giorni, in merito ad una sospetta aggressione sessuale avvenuta dentro la discoteca». La vittima ha poi sporto denuncia: le indagini, da parte della Squadra mobile, sono ancora in corso, per individuare i responsabili. Quella stessa notte, annota la polizia, «il direttore commerciale denunciava di essere intervenuto per uan rissa scoppiata all'interno del locale, fra tre individui, uno dei quali lo mordeva alla mano e lo colpiva con un pugno all tempia».
Si arriva poi a dicembre: «Il 2, in seguito ad un'aggressione avvenuta all'interno della discoteca per futili motivi, un iovane veniva refertato con una prognosi di 7 giorni». Natale turbolento: il 23, scoppiava una rissa tra due gruppi di ragazzi (interveniva il 112) e il 24 un giovane veniva aggredito nel locale »e allontanato violentemente dal personale addetto ai servizi di accoglienza". Il 21 febbraio, invece, i residenti di via del Porto Fluviale presentavano una denuncia alla polizia: «A causa delle frequentazioni della discoteca, si verificano insostenibili e numerosi episodi di criminalità predatoria, furti su auto, danneggiamenti, nonché la presenza di numerosi parcheggiatori abusivi». L'ultima annotazione della polizia è del 10 marzo, quando una volante interveniva per una "lite tra persone di origini brasiliane». La polizia amministrativa, diretta da Angela Cannavale, inoltre, ha fatto partire delle indagini sulla società di buttafuori che operava nel locale, perché questa non «aveva alcuna licenza da parte della Prefettura». «La nostra attenzione, da questo punto di vista, è massima - sottolinea Cannavale - e la Questura non tollererà più nessuna irregolarità».
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