L’autunno sembrerebbe già esser arrivato, almeno secondo il calendario gregoriano. In realtà ci ritroviamo (ancora) a passeggiare con indumenti che ricordano le belle giornate, in riva al mare, baciati dai caldi raggi solari. Non solo: nella borsa, oltre al pareo e creme protettive, non devono mancare i repellenti per le punture di insetti. Perché questa estate e gli inizi autunnali sono stati caratterizzati da una presenza massiccia e costante di diverse specie: dalle zanzare, all’emergenza cimici, alle temibili vespe fino alle mosche che, nelle ultime settimane, sembrano essere diventate un serio problema, a Milano, Genova e Roma. Ma perché questo fenomeno. E quando finirà?
Il “fenomeno” mosche a Roma
Ditteri ovunque: in ogni angolo della strada, qualcuno anche nei supermercati e in casa a disturbare il sonno di coloro che vogliono riposarsi.
Da Testaccio, dove gli abitanti lamentano la forte presenza di ditteri, fino al centralissimo quartiere Prati: molti utenti hanno segnalato l'accumulo di sacchetti lasciati sui marciapiedi. Un piatto “pronto” per topi, cinghiali e dunque anche mosche. «In questo momento - specifica l’esperto Lunerti - siamo agli sgoccioli di una stagione molto calda. I cicli di riproduzione delle mosche, seppur con minor intensità, proseguiranno anche nei mesi invernali. Motivo per cui si avvicinano alle case: non solo attirati dai profumi culinari, ma anche dalla carne o dalla frutta marcescente». Finirà il fenomeno? «Il tasso di umidità ha permesso a questi insetti una grande riproduzione, ma il lento abbassamento delle temperature porterà un netto miglioramento della situazione».