Pomezia, Arpa: «Nell'aria valori Pm10 oltre 2 volte rispetto ai limiti, ma come quelli dei peggiori giorni di Roma»

Pomezia, Arpa: «Nell'aria valori Pm10 oltre 2 volte rispetto ai limiti, ma come quelli dei peggiori giorni di Roma»
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Lunedì 8 Maggio 2017, 17:49 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 12:09

Arrivano i sigilli per la Eco X di Pomezia, l'impianto lungo la via Pontina interessato da un rogo durato tre giorni diffondendo miasmi in un raggio di chilometri. Lo hanno deciso i magistrati di Velletri, che hanno bisogno ora di risposte chiare per procedere nella loro inchiesta per incendio colposo: quanta diossina s'è diffusa nell'aria col divampare delle fiamme?

E poi: accertata la presenza di amianto nella copertura del tetto ieri dalla Asl, ci sono fibre che si sono liberate nell'aria? Accertamenti, questi, che la procura ha chiesto all'Arpa, l'Agenzia di protezione ambientale del Lazio, e che dovrebbero arrivare sul tavolo dei magistrati già dopodomani.

 

 


Ma non finisce qui: il procuratore Francesco Prete e il sostituto Luigi Paoletti hanno anche avviato degli accertamenti sul corretto operato dell'azienda, in particolare rispetto alle sue autorizzazioni. Una indagine a tutto tondo, dunque, che echeggia i sospetti di irregolarità che lo scorso novembre spinsero alcuni cittadini a scrivere al Comune di Pomezia per chiedere un intervento al sindaco Fabio Fucci.

Intervento che, nonostante il coinvolgimento del Noe e della Asl Roma 6, non è mai arrivato. Oggi è però anche il giorno in cui sono arrivati i primi dati sulla qualità dell'aria nella zona a poche ore dal rogo: fuori dai limiti di legge per almeno il doppio consentito, annota l'Arpa, ma non superiori a quelli che si possono rilevare al centro di Roma d'inverno. Ecco i primi risultati comunicati dall'Arpa al Comume del litorale. Da ricordare che per la materia particolata il limite giornaliero è di 50 ug/m3 (da non superare in ogni città più di 35 volte in un anno): 5 maggio: 130 ug/m3; 6 maggio: 73 ug/m3». I valori rilevati sono superiori al limite giornaliero di 50 ug/m3 previsti per l'aria dal Decreto legge 155/2010, ma comunque analoghi ai valori registrati nel centro urbano della Capitale nei periodi invernali di maggiore criticità».


«L'Arpa ci ha rassicurato, le centraline non evidenziano danni o possibilità di danni per la popolazione» ha tirato il fiato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. E a quanto pare - mentre gli operatori del settore temono la psicosi - neanche i terreni agricoli sarebbero stati avvelenati: lo ha detto oggi l'assessore regionale Carlo Hausmann al governatore Nicola Zingaretti nel corso di un vertice a cui ha partecipato anche l'assessore all'Ambiente Mauro Buschini.

L'amministrazione di via Cristoforo Colombo ha comunque attivato «un piano di monitoraggio, campionamento e analisi» che sarà ripetuto anche nei prossimi mesi e ha escluso, per bocca dello stesso governatore, una possibile emergenza amianto, quantomeno alla luce dei dati disponibili; un campione del tetto è stato comunque mandato in laboratorio per accertamenti.

La sindaca di Roma Virginia Raggi, che presiede anche la Città metropolitana, ha destinato 100 mila euro per la pulizia delle scuole di Pomezia,rimaste chiuse. Oggi poi ha raggiunto il collega M5s di Pomezia Fabio Fucci nella sua città per una riunione tecnica e ha chiesto ad Asl e Arpa un campionamento su tutti i terreni dei Municipi IX e X. I provvedimenti però non fugano le polemiche.

Marco Miccoli, deputato e commissario cittadino del Pd, punta il dito contro il sindaco Fucci: perché a fronte dell'esposto di novembre contro la Eco X non ha emesso una ordinanza urgente «visto il grave rischio per la salute pubblica»? Se lo avesse fatto, probabilmente non ci sarebbe stato l'incendio, sostiene il parlamentare. Per Fucci però l'incendio può non essere un banale caso di incuria: «Quando si parla di rifiuti l'attenzione delle procure deve essere massima. Nei confronti di questi impianti, dei loro proprietari, dei gestori, per capire se ci possono essere fenomeni di collegamento con la criminalità. Io - conclude - all'autocombustione non ci credo». 

La sindaca Virginia Raggi ha sollecitato tramite una lettera la Regione Lazio, l'Arpa Lazio e la Asl Roma 6 affinché procedano al tempestivo invio di dati estesi e puntuali riguardo gli inquinanti presenti in atmosfera e nel suolo in seguito all'incendio divampato presso gli stabilimenti Eco X di Pomezia. Si invita, inoltre, a un'attenzione particolare per le zone coltivate e per quelle adibite al pascolo. In particolare, a tutela dei cittadini residenti a Roma sud nei Municipi IX e X, si chiede ai tre enti, ciascuno per la propria competenza, di:
- verificare l'eventuale presenza di diossine e di amianto
- installare apposite centraline mobili per il rilevamento degli inquinanti presenti nell'atmosfera
- eseguire campionamenti a terra per valutare i livelli di inquinamento presenti al suolo
- verificare e valutare la sicurezza delle colture e dei foraggi
- verificare e valutare la potabilità delle acque e delle falde acquifere anche a medio lungo termine



 

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